Porto, ancora sciopero. I sindacati non mollano

La trattativa subitsce ancora una brusca frenata. L’Authority: "Le continue richieste rischiano di rendere il porto ingovernabile"

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"I padroni del porto hanno ammesso lunedì al tavolo in Autorità Portuale il loro fallimento, dopo avere fatto scendere in banchina gli armatori. Ora il prezzo di questo errore lo vorrebbero far pagare ai lavoratori, che sono stati veri e propri eroi perché anche in piena pandemia hanno sempre lavorato. Perciò lo sciopero proseguirà mercoledì (oggi, ndr) e giovedì". È stato durissimo ieri Giuseppe Gucciardo della Filt Cgil, quando ha fatto il punto della situazione dopo l’ennesimo incontro in Autorità Portuale con le controparti imprenditoriali sulla vertenza dei lavoratori portuali. Ha parlato anche a nome di Gianluca Vianello (Uil trasporti), Filippo Bellandi (Nidil Cgil), Emiliano Nesi (Filt Cgil) e Dino Keszei (Fit Cisl), tutti reduci dal tavolo della trattiva terminata con l’ennesima fumata nera.

A mandare in bestia la delegazione sindacale è stata "l’offerta di assumere a tempo indeterminato, dietro nostra richiesta, – ha precisato Gucciardo – 30 dei 90 lavoratori precari in porto, ma 23 di loro sarebbero stabilizzati in aziende decotte, cioè con l’acqua alla gola, e questo rischierebbe di avere ripercussioni ancora più pesanti sull’intero sistema portuale. Perciò ci siamo accollatti la responsabilità di rifiutare l’offerta".

Dino Keszei (Fit Cisl): " Ci è stato chiesto di lasciare in coda la trattativa sui salari, perché se ne discuterà dopo la riorganizzazione del porto e la revisione delle tariffe. Abbiamo accettato. Però con lo scenario descritto da Gucciardo i margini di manovra sono ridotti". Gianluca Vianello di Uil trasporti: "Siamo stati costretti ad alzarci dal tavolo convocato dall’Authority, che sta facendo ogni sforzo, va detto, per trovare la quadra per questa vetenza".

Gucciardo ha aggiunto: "Authority e terminalisti hanno detto che dal 19 settembre hanno iniziato a trattare con gli armatori l’aumento delle tariffe portuali per poi consentire ai terminalisti stessi di aggiornare i salari dei lavoratori. L’aumento delle tariffe serve ai terminalisti però per andare avanti, altrimenti potrebbero non avere un futuro, mente gli armatori hanno decuplicato i loro utili". Filippo Bellandi Nidil Cgil ha concluso: "In questa vertenza l’anello più debole sono i 15 lavoratori interinali di Intempo che li somministra ad Alp da 8 anni".

Il presidente dell’Adsp, Luciano Guerrieri, non ha nascosto la sua irritazione: "Il sindacato ha sprecato una grande occasione. A questo punto la conclusione della vertenza è più difficile. Il continuo rilancio delle richieste sindacali, rischia di rendere ingovernabile il nostro sistema portuale e il porto di Livorno in particolare".

Monica Dolciotti