Porto, l’ordinanza che fa chiarezza sugli accosti

Dopo mesi di trattative ecco cosa cambia in porto: le attività della Cilp si spostano sulla sponda est della Darsena Toscana

Porto di Livorno

Porto di Livorno

Livorno, 21 ottobre 2022 - Mesi e mesi di trattative con bastone e carota - più carota, in realtà - ma finalmente è arrivata l’ordinanza che metterà ordine, si spera, agli assetti della parte più contesa del porto. Capitaneria e Autorità portuale hanno aggiornato la disciplina degli accosti pubblici che aveva generato un record di ricorsi alla magistratura amministrativa, oltre a tensioni e sgambetti.

Adesso parte un passaggio - dice una nota di palazzo Rosciano - fondamentale per spazi la Sponda Est della Darsena Toscana. E per sanare - almeno così si spera - anche la lunga disputa con la Porto 2000 per gli spazi destinati al comparto passeggeri.

L’ordinanza libera le aree all’Alto Fondale e alla Calata Orlando, destinate all’allargamento del porto passeggeri, delocalizzando sulla sponda est della Darsena Toscana le attività portuali della Cilp, connesse alle navi Ro/RO di classe Eco di Grimaldi.

Un chiarimento per la destinazione delle imprese non concessionarie. La nuova disciplina prevede, in dettaglio, che gli accosti 15 C e 15 D della Darsena Toscana rimangano pubblici sino al completamento della delocalizzazione della Cilp.

Anche l’accosto 42 nord del Molo Italia rimarrà pubblico sino a che non si sarà compiuta la delocalizzazione del TCO- la società che oggi lavora rinfuse solide presso la Calata Orlando- sul Molo Italia. Gli accosti 53 e 54, del Bacino Firenze, rimarranno pubblici sino al completamento delle attuazioni relative alle previsioni del Piano Regolatore Portuale sul comparto passeggeri.

Saranno resi disponibili alle imprese non concessionarie l’accosto 75 del Porto Mediceo, gli accosti 33 e 35 del Canale Industriale e l’accosto 41 della Darsena Pisa.

L’ordinanza precisa che l’utilizzo delle banchine pubbliche operative potrà essere consentito eccezionalmente anche alle navi operate da imprese concessionarie, "sempreché tale circostanza riguardi navi operative non di linea, di caratteristiche incompatibili con le strutture in concessione, supportata da adeguate motivazioni".

Per alcuni accosti pubblici è poi prevista una funzione preferenziale: l’accosto 41, ad esempio, sarà prioritariamente riservato alle navi che trasportano prodotti cerealicoli, mentre la banchina 42N del Molo Italia e la 75 del Porto Mediceo saranno destinate prioritariamente alle navi da crociera. Gli accosti 53 e 54 saranno riservati soltanto alle navi che svolgano funzioni commerciali e, solo in subordine, per le soste tecniche e i lavori.