Porto, tensione sul fronte lavoro Si prepara il presidio all’Authority

I sindacati denunciano "I salari sono ormai ridotti all’osso"

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I lavoratori portuali si sono riuniti ieri al Varco Galvani dalle 8 alle 10 e dalle 18,30 alle 20,30 nella prima tornata di assemblee (delle tre programmate) per discutere di sicurezza, salute e salario. Le prossime assemblee sono previste per oggi dalle 8 alle 10 (alla Darsena Toscana) e domani sempre a Livorno al Varco Valessini dalle 20 alle 22. Le assemblea si svolgeranno anche a Piombino e Portoferraio dove le priorità " riguardano anche la scarsità di lavoro specie a Piombino, dove i portuali sono in cassa integrazione" sottolineano Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Dino Keszei (Fit-Cisl) e Gianluca Vianello (Uiltrasporti). "Questa mobilitazione dei lavoratori portuali culminerà il 26 agosto con il presidio davanti alla sede della Autorità Portuale – annunciano i sindacalisti – perché è l’ente regolatore e di governo super partes rispetto agli interessi che si manifestano in porto. Nelle mani del presidente dell’Authority consegneremo un documento che riassumerà i contenuti delle assemblee".

Intanto ieri è emerso che "rispetto alle mobilitazioni di novembre 2021 poco è cambiato. – sottolineano i sindacati – Abbiamo incassato solo l’ordinanza n. 22 dell’Authority sull’avviamento al lavoro che però non ha dato i frutti sperati, pur facendo emergere le criticità che denunciamo da anni. Ora si fa più urgente il problema dei salari".