Porto, traffici in calo Colpa del petrolio

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Il porto di Livorno, con gli oltre 7 milioni di tonnellate di merce movimentata tra gennaio e marzo ha fatto registrare un calo del 17,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rivelano i dati pubblicati dall’Autorità di sistema portuale livornese. Anche il resto del sistema portuale di ( Livorno- Piombino e i porti elbani) archivia il primo trimestre con una movimentazione generale di 9,5 milioni di tonnellate di merce e un 14,5% in meno rispetto a quanto movimentato nello stesso periodo dell’anno precedente. In particolare nel porto di Livorno la battuta di arresto, come spiegano dall’Authority, è dovuta al "collasso registrato nella movimentazione delle rinfuse liquide, i cui volumi si sono dimezzati rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, attestandosi a 928.877 tonnellate". Si tratta di un risultato cui ha contribuito soprattutto la drastica riduzione sia dello sbarco di petrolio greggio (-98,9%) che dell’imbarco di prodotti raffinati (-92,8%). "Un andamento - si sottolinea dall’Autorità di sistema - che è da imputare in parte alla crisi aziendale della raffineria Eni, in parte agli effetti della guerra in Ucraina". Battuta d’arresto anche per il traffico delle rinfuse solide, che è diminuito del 24,5% su base trimestrale, a 156.000 tonnellate di merce. Sull’andamento di questa tipologia di traffico ha inciso soprattutto il trend negativo registrato dai cereali (-96,3% nel primo trimestre).