Portuali, si prepara un’ondata di scioperi

Livorno, Piombino e Portoferraio, i sindacati hanno indetto la protesta dal 12 al 22 settembre per chiedere più salario e sicurezza

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E’ stato proclamato sciopero dei lavoratori dei porti di Livorno, Piombino e Portoferraio dal 12 al 22 settembre 2022. Le segreterie provinciali di Filt, Fit e Uil trasporti hanno così passato il Rubicone proclamando lo sciopero su mandato dei lavoratori dopo le assemblee svolte dal 23 al 26 agosto sulle problematiche che più da vicino li toccano: scurezza, salute e salario.

Nel dettaglio i sindacati chiedono: "aumento del 10% delle retribuzioni base; - ricognizione ed adeguamento dei livelli retributivi; - verifica della rotazione dei contratti a tempo determinato e stabilizzazione dei lavoratori precari per mezzo di una campagna di assunzioni con contratti a tempo indeterminato; - rendere operative le disposizioni sanzionatorie del Provvedimento Num. 22".

Nonostante la disponibilità del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, a fare da mediatore tra sindacati e operatori del porto (armatori e terminalisti) la vertenza va avanti con lo sciopero che avrà una durata complessiva di dieci giornate che saranno articolate in questo modo: dalle 00 del 12 settembre alle 24 del 20 settembre con due ore di astensione dal lavoro per ogni turno dalla terza alla quarta ora dall’inizio del turno. I lavoratori avviati con orario giornaliero nelle giornate dal 12 al 20 settembre 2022, effettueranno lo sciopero dunque dalla terza alla quarta ora del turno. Dalle 00 del 21 settembre alle 24 del 22 settembre l’astensione dalle attività sarà per le intere giornate, nel rispetto delle specificità organizzative delle imprese portuali per un totale di 48 ore. "Si precisa che lo sciopero non riguarderà le prestazioni che possano coinvolgere i diritti delle persone quali quelli alla vita, alla salute, alla libertà, alla sicurezza, alla libertà di circolazione. In particolare saranno garantiti l’assistenza ai passeggeri, sicurezza degli impianti e tutela del patrimonio aziendale, vigilanza e mantenimento in funzione degli impianti per merci deperibili, animali vivi e controllo merci pericolose. – assicurano i sindacati – pertanto in ottemperanza del codice di autoregolamentazione ed agli usi e consuetudini del Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, sarà garantito lo sbarco e l’imbarco delle merci appartenenti alle suddette categorie suddette".