GRETA ERCOLANO
Cronaca

"Pre-habilitation" il nuovo percorso multidisciplinare dell'ospedale di Cecina

Il progetto è pensato per per preparare in modo mirato i pazienti candidati a un intervento di chirurgia protesica, in particolare all’anca o al ginocchio

Il dottor Paolo Gabelleri, direttore di Ortopedia e Traumatologia Cecina

Il dottor Paolo Gabelleri, direttore di Ortopedia e Traumatologia Cecina

Cecina (Livorno), 12 maggio 2025 - Presso l’Ospedale di Cecina è stato avviato il programma di “Pre-habilitation”, un percorso innovativo e multidisciplinare pensato per preparare in modo mirato i pazienti candidati a un intervento di chirurgia protesica, in particolare all’anca o al ginocchio. Si tratta di un’iniziativa congiunta che coinvolge ortopedici, anestesisti, fisiatri e fisioterapisti, con l’obiettivo di migliorare le condizioni fisiche del paziente prima dell’operazione, così da affrontare meglio lo stress chirurgico e la temporanea limitazione funzionale post-operatoria.

Come evidenziato da Paolo Gabellieri, direttore dell’Unità di Ortopedia e Traumatologia di Cecina, la prehabilitation consente di ottimizzare lo stato di salute pre-intervento, rendendo il paziente più reattivo sia alla chirurgia che alla riabilitazione, con una minore incidenza di complicanze. Il protocollo prevede un percorso clinico strutturato che si sviluppa dal primo incontro ortopedico fino al follow-up dopo l’intervento, integrando valutazioni multidisciplinari, strategie anestesiologiche e tecniche riabilitative avanzate, in un’ottica di continuità assistenziale che mira a un recupero rapido e sicuro.

I medici responsabili del progetto, Giacomo Saltini per l’area Anestesia e Rianimazione e Marco Cateni per l’Ortopedia e Traumatologia, hanno definito un percorso che prevede anche un’attenta preparazione nutrizionale e metabolica. Nelle settimane precedenti all’intervento, il paziente viene sottoposto a valutazioni specifiche che includono esami ematochimici, indagini strumentali e due visite anestesiologiche per la stratificazione del rischio e la definizione di un piano terapeutico personalizzato.

Carlo Amadori, direttore dell’Anestesia e Rianimazione dell’ospedale, sottolinea l’importanza di questo approccio per migliorare l’efficacia dell’anestesia e ridurre gli eventi avversi post-operatori. Il supporto nutrizionale pre-operatorio, adattato alle condizioni individuali, contribuisce a rafforzare la risposta del paziente, migliorando la tolleranza all’intervento.

Il programma si propone di potenziare la performance fisica generale, favorendo la crescita della massa muscolare magra, accelerando la rigenerazione tissutale, regolando l’attività del sistema immunitario e contenendo l’infiammazione. Tutto ciò si traduce in un percorso chirurgico più sicuro e in un decorso post-operatorio più agevole.

Infine, come evidenziato da Marco Bresci, direttore del Recupero e Rieducazione Funzionale di Livorno, è fondamentale preparare il paziente anche dal punto di vista educativo e funzionale. Poco prima del ricovero è previsto un incontro congiunto tra fisiatra e fisioterapista, in cui vengono spiegate le modalità dell’intervento, l’uso degli ausili necessari nel post-operatorio e, se opportuno, vengono prescritti esercizi da svolgere a casa. Questo avvio precoce della riabilitazione consente di abbreviare i tempi di recupero e facilitare il ritorno a una vita autonoma e attiva.+