
Livorno, 3 agosto 2023 Dopo la notizia, spazio alle reazioni della politica, di "amarezza" e "apprensione", come prevedibile del resto, rispetto alla bomba sganciata sulla vicenda porto-Msc-Tdt.
Ieri davamo conto del fatto del giorno che ha interessato le infrastrutture portuali della città, ovvero il ritiro dell’offerta di acquisto della maggioranza azionaria del Terminal Darsena Toscana (Tdt) da parte della Mediterranean Shipping Company (Msc), dopo aver notificato la propria volontà direttamente all’Agcm, l’Agenzia nazionale per la tutela della concorrenza, la quale ha così provveduto nel suo bollettino.
Un passaggio quello di Msc, il più importante e il più noto gruppo logistico del mondo, avvertito dagli addetti ai lavori come una marcia indietro rispetto alla volontà originaria palesata ufficialmente a inizio gennaio 2023 di acquisire per intero il principale terminal contenitori del porto di Livorno quale è (ad oggi) il Tdt.
Darsena Europa, permettendo, e fino al suo completamento. Rispetto alla decisione del gruppo guidato dal ginevrino Aponte, inevitabili le reazioni (politiche) dell’amministrazione comunale, nella persone del sindaco Luca Salvetti e dell’assessora al porto Barbara Bonciani.
Il primo cittadino ha appreso la notizia del ripensamento "con amarezza", ha fatto sapere a La Nazione/Il Telegrafo. Per Salvetti "sarà necessario capire la motivazione della scelta di Msc che potrebbe essere soltanto un momento di riflessione per poi riattivare la procedura". "Il dietrofront - ha spiegato - potrebbe essere legato ai traffici di contenitori nel Mediterraneo, alle richieste dell’Antitrust o agli squilibri tra gruppi all’interno dell’area portuale". In ogni caso, il sindaco ha tenuto a rivendicare, e a prescindere, "l’attrattività dello scalo labronico" al punto da non poter essere "assolutamente messa in discussione".
Bonciani, dal canto suo, prima ha spezzato una lancia a favore del presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, nel segno di uno "stretto contatto" tra Comune e Autorità portuale al fine di "monitorare gli eventuali e ulteriori sviluppi" della vicenda, confidando nel suo "operato che, in virtù del suo ruolo, avrà modo di attivarsi nei confronti del TDT, in quanto titolare della concessione fino a tutto il 2024, per assicurarsi la continuità dello svolgimento del lavoro", ha fatto sapere a questo giornale. Infine, il monito lanciato da Bonciani: "Occorre scongiurare - ha dichiarato - in ogni modo che il porto di Livorno diventi una partita di scambio tra interessi che non hanno niente a che vedere con lo sviluppo del territorio. Un territorio, bene ricordarlo perché al centro di una battaglia politica e Istituzionale, che in queste ultime settimane si è visto sottrarre 300mln di € per i collegamenti al corridoio TEN-T".
di Francesco Ingardia