Presidio dei lavoratori Alp "Cresce la tensione sui contratti Calano i turni e gli avviamenti"

Un presidio di una trentina di lavoratori portuali della società Alp (Agenzia per il Lavoro in Porto, autorizzata per legge, ex art.17 legge 8494, alla fornitura di manodopera nel porto di Livorno, ndr), quello di ieri mattina di fronte a Palazzo Rosciano, sede dell’Autoritá Portuale.

Un picchetto ritenuto "necessario" dai portuali che ne hanno preso parte per le "crescenti preoccupazioni registrate nelle ultime settimane a causa dei vistosi cali dei turni e degli avviamenti per il personale portuale della Alp". "Una nostra delegazione è stata ricevuta alle 11 di questa mattina (ieri, ndr) - spiega Massimo Mazza, Rsu di Alp e coordinatore per il settore Porto in quota Usb - dal Segretario Generale dell’Autorità Portuale, Matteo Paroli, in assenza del presidente Guerrieri. Sul tavolo, anche l’uso sistematico e reiterato da parte di alcune aziende dello strumento del lavoro straordinario. Quello che abbiamo chiesto al Segretario è stato ,da un lato, il rispetto vero e serio della contrattazione nazionale, la quale prescrive tassativamente un limite di ore straordinarie, un riposo di 11 ore tra un turno e l’altro. Dall’altro, la possibilità di accedere ai dati in materia di avviamenti dei lavoratori, per dimostrare l’illiceità di questa pratica, in violazione peraltro dell’Ordinanza del 2014 emanata dalla stessa Autorità Portuale, più volte aggiornata negli anni, che impone alle aziende portuali di fornire giornalmente gli avviamenti. Il Segretario Generale Paroli, dal canto suo, ha risposto per conto dell’Autorità, ammettendo di essere a conoscenza della situazione. Per questo motivo ci è stata promessa la fornitura dei dati sugli avviamenti e un serio impegno da parte dell’Autorità nel monitoraggio e controllo rafforzato delle aziende che operano in porto, per riportare il fenomeno entro i confini della legalità".

Fra. Ing.