
Hamed Hamza in aula
Livorno, 27 maggio 2025 – Davanti al giudice della Corte d’Assise di Livorno, Luciano Costantini (e il giudice a latere Tiziana Pasquali) si è tenuta ieri l’udienza per la morte di Denny Magina (avvenuta la notte dell’agosto 2022), che vede imputati di omicidio preterintenzionale il tunisino Hamed Hamza detto ’Il pugile’ (ieri in aula) e il connazionale Amine Ben Nossra (difesi dall’avvocato Barbara Luceri).
Denny Magina morì in ospedale dopo essere precipitato dalla finestra al quarto piano di uno stabile di via Giordano Bruno, occupato dagli imputati, che lo avevano trasformato in una centrale,di spaccio di droga. Nel corso dell’udienza Andrea Ghezzani, avvocato della famiglia Magina (in aula come sempre c’erano i genitori di Denny, Erika Terreni e Sky Magina), ha chiesto al pm di modificare l’imputazione “per Hamed Hamza e Amine Ben Nossra in omicidio volontario, sulla base delle risultanze esposte dal genetista forense Ilaria Cartoni (dell’Università di Firenze, sentita ieri approfonditamente, ndr). Questo perché
l e tracce di dna degli imputati, rilevate all’altezza delle ginocchia e delle caviglie sui pantaloni della vittima, sono in quantità tali da non giustificare la morte accidentale, ovvero serve una valutazione approfondita sulla eventuale volontarietà del reato di omicidio contestato”.La genetista Ilaria Cartoni ha riferito infatti che “tracce del dna di Hamed Hamza sono state trovate sotto le unghie del pollice sinistro e delle dita della mano destra della vittima”. Il pm in aula Massimo Mannucci, che ha sostituito il titolare del fascicolo Giuseppe Rizzo (infortunato), si è riservato di comunicare tale richiesta allo stesso Rizzo. La prossima udienza è stata fissata al 22 settembre per la fine dell’istruttoria e se sarà possibile anche per la eventuale discussione.
Monica Dolciotti