"Pronto soccorso, dodici ore per una visita. Manca il personale"

Il grido del NurSind "Grave carenza di barelle e carrozzine"

Dodici ore per una visita al pronto soccorso dell’ospedale di Portoferraio. La denuncia arriva da Roberta Sassu, segretaria del NurSind. "Ci troviamo davanti a una realtà complicata, con tempi d’attesa lunghi e una grave carenza di barelle e sedie a rotelle. E così capita spesso che le persone restino per ore su postazioni di fortuna e il personale venga aggredito dai familiari dei pazienti per via delle attese interminabili - spiega Sassu - una situazione che sarebbe già difficile così. E invece bisogna pure considerare che all’ospedale di Portoferraio c’è un solo medico in turno sia per il Pronto soccorso che per il reparto di Osservazione breve intensiva covid. Se ci aggiungiamo che la notte manca anche il radiologo, che è solo in regime di reperibilità, il quadro è completo. La situazione - prosegue - è quella di una grave carenza di personale, sia infermieristico che Oss, costretto a turni massacranti. Sono così sotto pressione che non riescono più a garantire neppure i turni straordinari. E per fornire il personale necessario al funzionamento del presidio di Portoferraio, l’azienda sanitaria è costretta a far venire in straordinario nei reparti di medicina e chirurgia addirittura gli infermieri dell’ospedale di Pontedera. Servono rinforzi - conclude Sassu - così da poter dare sollievo ai colleghi che lavorano all’isola d’Elba, a maggior ragione nel bel mezzo di una stagione estiva, senza dimenticare l’elevato numero di accessi impropri al pronto soccorso, dovuto all’assenza della guardia medica".