MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

Protesta contro le crociere. “Basta navi e overturism”

L’Associazione Livorno Porto Pulito: “400 navi da crociere l’anno inquinano l’aria con costi sanitari per 4 milioni di euro. Servono centraline a ridosso del porto”

La protesta (foto Novi)

La protesta (foto Novi)

Livorno, 26 maggio 2025 – Al flash mob organizzato ieri in piazza del Municipio dalla Associazione Livorno Porto Pulito, hanno aderito anche i portavoce di movimenti di Pisa e Firenze, per dire “no all’impatto ambientale del traffico crocieristico e dell’overturism”. “Le crociere avvelenano Livorno e portano problemi anche nelle città d’arte toscane – ha dichiarato Luca Ribechini di Livorno Porto Pulito – dove dirigono i passeggeri delle navi che sbarcano a Livorno, per visite mordi e fuggi. È arrivato il momento di fare fronte comune”.

Tiziana Nadalutti del Movimento No Base di Pisa ha partecipato e ha sottolineato: “Questo tipo di turismo che ci viene gabellato come la migliore opportunità per l’economia del Paese, distrugge le città perché induce i residenti a fuggire dalle città che si trasformano in B&B diffusi nelle abitazioni. I pisani così non trovano più case a prezzi accessibili in città”.

Massimo Torelli del Comitato Salviamo Firenze ha segnalato: “La maggior parte dei croceristi che sbarcano a Livorno vengono a Firenze in pullman, per invadere la città dove restano in media solo 4 ore”. Mentre era in corso il flash mob in piazza del Municipio, al capolinea dei pullman per croceristi era un via vai continuo di mezzi e passeggeri delle navi diretti alla città d’arte.

Gli organizzatori hanno quindi spiegato che “una media di 400 crociere l’anno inquinano di più l’aria di Livorno (da stime fatte produrrebbero 4 milioni di costi sanitari all’anno). Le corse di navette e pullman in pieno centro congestionano il traffico e portano emissioni insostenibili. Non si sa ancora quante grandi navi potranno spegnere i motori e collegarsi alla rete elettrica in porto quando sarà pronta, forse fra un anno”. I manifestanti hanno puntato l’indice contro “la Regione Toscana che “al momento non intende mettere centraline di monitoraggio dell’aria più vicine al porto”.

Per i promotori del flash mod “la Capitaneria di Porto non sta dando risposta alla richiesta di analizzare i fumi emessi dai camini delle navali”. Hanno concluso: “Dopo 3 mesi dall’approvazione all’unanimità in Consiglio Comunale della mozione che chiedeva questi interventi, non c’è traccia di soluzioni. Perché Livorno è solo il pezzo iniziale di una catena di overtourism che colpisce Firenze, Pisa ed altre città le ’Disneyland turistiche’. Molte città e nazioni europee cominciano a dire no alle crociere, o ad allontanarle dalle città. Noi le abbiamo dentro le case”.