"Noi licenziati, gli appalti ad altri"

Livorno, la denuncia degli ex dipendenti Mt e sindacati: "Il lavoro dato a chi viene pagato meno"

Il presidio dei lavoratori della logistica licenziati: rallentato il traffico

Il presidio dei lavoratori della logistica licenziati: rallentato il traffico

Livorno, 28 dicembre 2021 - Ieri sono arrivate in porto 1200 auto della Toyota che dovevano essere trasferite dalla sponda est della Darsena Toscana ai piazzali Bertani doveva lavoravano anche i 25 dipendenti della Mt Logistica, per i quali si è già conclusa la procedura di licenziamento collettivo. Le lettere di licenziamento stanno infatti arrivando in questi giorni. Le prime già ieri.

Questa situazione ha indotto il sindacato Usb a mobilitare subito i 25 ex dipendenti di Mt Logistica per protestare. Lo hanno fatto rallentando il lavoro già ieri con presidi sia al piazzale di via Firenze, sia alla Darsena Toscana dove era iniziato lo sbarco e il trasferimento delle auto. "Il trasferimento delle auto viene effettuato dal personale della Cooperativa Porto Medico (Ctl) che operava insieme ad Mt Logistica. - spiega Giovani Ceraolo coordinatore provinciale di Usb - Abbiamo preso questa iniziativa perché la vertenza Bertani non può essere circoscritta solo al piazzale Bertani, ma anche all’ambito portuale. La logistica portuale fa parte del sistema complessivo del porto, non è avulsa da questo contesto. Infatti la scorsa settimana abbiamo parlato con Guerrieri, presidente dell’Autorità Portuale, per esporgli la nostra posizione. Lui ci ha risposto che prenderà tempo fino a domani 29 dicembre per capire che margini di manovra ha per influire su questa situazione".

Intanto i lavoratori proseguiranno la mobilitazione sul piazzale Bertani e ai varchi del porto. I licenziamenti, spiega Ceraolo, sono stati decisi da Mt Logistica "perché a suo avviso l’appalto per movimentare le auto all’interno dei piazzali della società Bertani non è più economicamente sostenibile. Perciò ha rescisso il contratto di appalto e ha proceduto con i licenziamenti. Bertani a sua volta persegue il fine di appaltare il lavoro al massimo ribasso. Lavoro che in questo momento non manca visto che i dipendenti della Cpm fanno il proprio lavoro. E quello dei lavoratori licenziati lo fanno i dipendenti diretti Bertani arrivati addirittura da Mantova dove ha la sua sede legale. Questo fino a quando troverà un’altra ditta da far subentrare alla Mt Logistica". Alessio Accardo iscritto Usb ha partecipato ai presidi di ieri e agli incontri con le istituzioni e con il Prefetto che si sono tenuti in questi giorni.

«Aspettiamo risposte e intanto proseguiamo con la nostra mobilitazione. Oggi (ieri, ndr) i nostri presidi hanno ottenuto l’effetto sperato cioè rallentare il lavoro sui piazzali, nel rispetto delle regole. Non vogliamo nuocere a nessuno, ma far valere i nostri diritti e garantire condizioni di appalto sostenibili.