Province, presidenza e toto nomi

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Michela

Berti

Sono indette per sabato 26 novembre le elezioni di secondo grado per il rinnovo del presidente della Provincia.

La presidente uscente, Marida Bessi, sindaco di Capraia non è più eleggibile dato che sono esclusi dalla candidatura i primi cittadini che alla data delle elezioni hanno meno di 18 mesi al termine del mandato. Escluso anche il sindaco elbano di Rio Marco Corsini. Le candidature alla presidenza devono essere sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto e si potranno presentare il 5 e 6 novembre, all’ufficio elettorale costituito a Palazzo Granducale. Perchè le Province esistono ancora, sono vive ma poco vegete dato che la riforma Delrio le ha lasciate agonizzanti, con qualche delega importante - viabilità provinciale e scuole superiori - e pochi soldi. Un incarico, quello di presidente, che dura quattro anni, senza stipendio ma è pur sempre un ruolo istituzionale. E’ ragionevole pensare che politicamente l’incarico andrà ad un amministratore di centrosinistra: primo perchè sono molti di più in provincia di Livorno, secondo perchè con il Governo in mano alla destra, e i Pd di Livorno e di Piombino non vorranno certo mollare anche questa poltrona. Ecco che è partito il toto-nomi anche se per la presentazione delle candidature c’è ancora qualche giorno. In pole ci sarebbero Alberta Ticciati, sindaco di Campiglia Marittima, e Massimo Fedeli di Bibbona. La prima - espressione della Val di Cornia - potrebbe fare da ’controcanto’ al sindaco di Piombino di Fratelli d’Italia; il secondo ha buone relazioni con la Regione e in molti lo reputano un buon profilo da spendere per questo incarico.