"Quando ho visto le fiamme non ho esitato a entrare nell’edificio"

Livorno, il racconto di Riccardo Balleri capo reparto dei vigili del fuoco intervenuto nell’incendio in via Perini alle Sorgenti

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Riccardo Balleri, capo reparto dei vigili del fuoco del comando di Livorno, giovedì 20 gennaio nel pomeriggio era fuori servizio. Per un caso si trovava in via Perini alle Sorgenti. Era in compagnia del figlio Valerio di 19 anni. Proprio il figlio ad un certo punto ha visto che dalla finestra al terzo piano di uno stabile di edilizia popolare uscivano lingue di fuoco. Stava divampando un incendio dentro un’abitazione dove c’era un uomo anziano. "Valerio è corso da me indicandomi le fiamme che uscivano dalla finestra di un’abitazione al terzo piano di un edificio – racconta Balleri – a quel punto non ho esitato e mi sono mosso repentinamente per raggiungere lo stabile che stava andando a fuoco per capire come prestare i primi soccorsi alle persone in pericolo. Mio figlio, comprese le mie intenzioni, mi ha pregato di aspettare l’arrivo dei colleghi, che io nel frattempo avevo allertato e informato". Nonostante l’invito accorato del figlio, Balleri è corso all’interno dell’edificio già invaso dal fumo. "Quando sono arrivato alla palazzina di via Perini sono sopraggiunti anche degli agenti di polizia – racconta sempre Balleri – stavano transitando in zona e come me sono accorsi quando si sono resi conto della situazione. Così i poliziotti, con i quali mi ero qualificato come vigile del fuoco, mi hanno invitato a coordinare il primo intervento di soccorso. A quel punto li ho istruiti sul da farsi, ovvero mano a mano che salivano le scale invase dal fumo, dovevano bussare alle porte per far uscire chi si trovava nelle abitazioni, compreso un anziano al terzo piano che si era rifugiato sul terrazzo. Preso dal panico non voleva saperne di uscire".

"Al quarto piano c’erano altri due alloggi con altre persone intrappolate dal fumo, alle quali ho gridato di chiudere le finestre e di non uscire – va avanti nel raccolto Balleri – perché stava arrivando l’autoscala dei vigili del fuoco. Infatti i colleghi, dietro le mie indicazioni, hanno subito raggiunto il quarto piano dello stabile e una persona l’hanno evacuata con l’autoscala, l’altra l’hanno fatta passare dalle scale interne muniti di maschere antifumo". Invece chi abitava nell’appartamento andato a fuoco era già in salvo.

"Ringrazio gli agenti di polizia - ci tiene a dire Balleri – e i miei colleghi intervenuti in via Perini. Tutti insieme siamo riusciti a evitare il peggio". Intanto restano in albergo a spese del Comune le quattro famiglie di via Perini che non hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni. Marcello Canovaro presidente di Casalp precisa: "Chi ha avuto i danni maggiori sono gli assegnatari al terzo e quarto piano, che dovranno avere una sistemazione provvisoria più lunga perché va ricostruito il solaio danneggiato dall’incendio. Per l’alloggio al secondo piano sono in corso le verifiche sul soffitto. Un quarto alloggio ha subito danni minori più che altro per il fumo e dovranno essere verificati gli impari elettrici. In questi ultimi due casi, salvo imprevisti, speriamo che i tempi di rientro siano più brevi".

Monica Dolciotti

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