Raffineria Eni, dibattito e prospettive

Livorno e Collesalvetti hanno scritto al Governo e alla Regione per il futuro dello stabilimento

Migration

Livorno, 23 ottobre 2020 - Le prospettive dello stabilimento Eni di Stagno, in termini di tenuta occupazionale, miglioramento ambientale e in un’ottica di utilizzo del Recovery Fund per la transizione energetica, sono state il tema al centro di un incontro che si è svolto tra i sindaci Luca Salvetti e Adelio Antolini di Collesalvetti, insieme all’assessore comunale livornese allo Sviluppo Economico Gianfranco Simoncini, con le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uil, Uiltec. Partiranno due lettere condivise dai due Comuni, una diretta al Governo e al presidente della Regione e l’altra alla Presidente e all’Amministratore delegato di Eni, per chiedere che l’impianto di Livorno entri a pieno titolo all’interno del piano di riconversione energetica dell’intera azienda, guardando alla sostenibilità ambientale come elemento della progettazione industriale, nell’ottica di un significativo miglioramento ambientale. Da parte dei sindacati sono stati infatti espressi timori che l’impianto di Stagno non sia previsto all’interno del piano di transizione energetica del gruppo e in particolare delle raffinerie italiane. Circolerebbero ipotesi che potrebbero portare ad una riduzione del peso sociale dello stabilimento.

Ritenendo che la presenza di Eni rappresenti per il territorio livornese una realtà fondamentale dal punto di vista occupazionale e produttivo, che con i necessari interventi di tutela e qualificazione ambientale deve proseguire anche nel futuro, le due Amministrazioni ritengono che sia necessario aprire un confronto con i Governi nazionali e regionale oltre che con Eni, per avere garanzie su un piano industriale , che al di la delle ipotesi ventilate nei mesi scorsi per Stagno – potesi sulle quali si è aperto un dibattito fuorviante sul futuro della raffineria – preveda interventi rilevanti di riqualificazione dello stabilimento. Nel mesi scorsi l’ad De Scalzi aveva parlato di importanti cambiamenti che potrebbero interessare il gruppo, coinvolgendo anche la parte della produzione carburanti, che è una delle attività di punta della raffineria di Stagno (De Scalzi ha affermato che nel 2050 non vi saranno più raffinerie Eni che useranno greggio e petrolio). I due Comuni chiederanno all’azienda una proposta adeguata. Nella lettera verrà anche richiesto un confronto per mettere le prospettive della presenza di Eni a Livorno al centro dell’agenda di governo.  

«Accogliamo con favore l’iniziativa dei Comuni di Livorno e Collesalvetti – scrive il Comitato rifiuti Zero – che hanno condiviso due lettere indirizzate a Governo, Regione ed Eni sul futuro dell’impianto di Stagno, per chiedere una riconversione dello stesso nell’ottica della transizione energetica. Sul territorio si interrompe la situazione di attesa passiva circa i progetti dell’azienda, ivi compreso l’unico di fatto annunciato da Eni e Regione cioè il mega-inceneritore di rifiuti . Un progetto che rappresenta solo una speculazione per smaltire rifiuti provenienti da altri territori, incassando parte della bolletta Tari e senza garantire i posti di lavoro. Il nostro territorio non può accettare qualsiasi progetto pur di ottenere presunte garanzie sul lavoro. Vigileremo su questo percorso, che merita di veder rappresentate anche le istanze ambientaliste sostenute dalle comunità locali. Chiediamo che anche le associazioni ambientaliste ed i comitati del territorio siano a pieno titolo inclusi nel confronto sul futuro della raffineria".