Furbetto del reddito di cittadinanza con 51 piante di marijuana in casa: denunciato

Piombino, quattro denunce in totale per indebita percezione del reddito di cittadinanza

Una gazzella dei carabinieri

Una gazzella dei carabinieri

Piombino (Livorno), 18 novembre 2022 - A Piombino è stato scoperto e denunciato un furbetto del reddito di cittadinanza che in casa aveva anche 51 piante di marijuana e tre serre professionali per la coltivazione di droga. Tutto è iniziato con una operazione dei carabinieri per scovare coloro che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. In totale, sono state denunciate 4 persone. 

In particolare, un uomo, falsificando il proprio domicilio, ha omesso di comunicare che la convivente già fruiva di analogo beneficio. Nel controllo, peraltro, i carabinieri avevano scoperto in casa della coppia 51 piante di marijuana e tre serre per la coltivazione di droga. 

Il secondo denunciato per reddito di cittadinanza è uno straniero, che per beneficiare dell'assegno, aveva omesso di comunicare lo svolgimento di diversi lavori a tempo determinato e mentito sull'anno di immigrazione in Italia, inoltre i carabinieri hanno anche verificato che grazie alle proprie entrate, aveva acquistato un'autovettura di grossa cilindrata durante la percezione del beneficio.

Infine è stata denunciata una donna che, all'approssimarsi della scadenza del reddito di cittadinanza, omettendo di dichiarare che il figlio svolgeva attività lavorativa, aveva nuovamente presentato domanda, inoltre i militari hanno accertato che il coniuge convivente della donna aveva acquistato un'autovettura di grossa cilindrata. L'acquisto delle vetture, si ricava, dimostra capacità patrimoniale che non giustifica l'erogazione del reddito di cittadinanza.

Invece, nel capoluogo di provincia, Livorno, i carabinieri del Nucleo presso l'Ispettorato del lavoro hanno individuato un altro caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza dopo aver scoperto un lavoratore a nero e dopo aver controllato un'azienda agricola nella zona di Piombino dove sono state riscontrate diverse violazioni tanto da dover far sospendere l'attività. Durante la verifica un lavoratore, l'unico presente, non era in regola, risultando di fatto "in nero".

Al titolare della ditta, un 46enne, è stata comminata una sanzione di quasi 6.000 euro ed è stato denunciato. Ma poi i Carabinieri hanno accertato che l'uomo era inserito nel nucleo familiare del fratello, un 51enne di Livorno, percettore di reddito di cittadinanza che aveva omesso di dichiarare all'Inps, nel previsto termine di 30 giorni, l'inizio dell'attività lavorativa del congiunto e quindi maggiori entrate nel nucleo familiare tali da non accordare lerogazione dello stesso reddito di cittadinanza. Dovrà restituire 700 euro indebitamente percepiti.