Va a fare un certificato per il cane. E all’Asl gli dicono: "Lei è morto"

L’incredibile disguido burocratico capitato all’elbano Riccardo Tavanti

Riccardo Tavanti e il suo bassottino Gastone: grazie a lui ha scoperto di essere ‘morto’... almeno per l’Asl

Riccardo Tavanti e il suo bassottino Gastone: grazie a lui ha scoperto di essere ‘morto’... almeno per l’Asl

Livorno, 12 aprile 2018 - È morto da sei mesi, a sua insaputa. Sembra una barzelletta, ma è quanto accaduto davvero a Riccardo Tavanti, 49 anni, di origine aretina ma da ormai trapiantato armi e bagagli all’Elba, in quel di Portoferraio. Un buen retiro che, per la burocrazia, è invece l’eterno riposo perché la data del trasferimento coincide con la data della morte non morte. A scoprire l’inghippo è stato lo stesso Tavanti, grazie a Gastone, il cagnolino che ha adottato e alla veterinaria da cui si era rivolto per regolarizza. La dottoressa doveva inserire i dati del proprietario sul sito dell’Asl e quando ha digitato quelli della tessera sanitaria, ha visto che per l’Azienda sanitaria di Arezzo Tavanti risultava deceduto il 26 ottobre 2017, cioè la data in cui il quarantanovenne ha preso ufficialmente la residenza elbana. Come è stato possibile? Un banale errore nel barrare una casella, da “trasferito”, a decesuto. «Per sei mesi mi hanno dato per morto i nvece io mi sono semplicemente trasferito in un’altra città.

«Il 26 ottobre 2017 – racconta Riccardo al Corriere Arerino – ho fatto il cambio di residenza. da due anni mi sono tra sferito all’Isola d’Elba, a Portoferraio e quel giorno ricordo bene, è arrivato il cambio di residenza. Sull’isola tutto bene, Asl compresa, ma evidentemente in Continente le cose non sono andato per il verso giusto. Alla Asl aretina mi hanno spiegato che quando hanno fatto il passaggio hanno cliccato nella casella sbagliata. E così invece dimettere trasferito, hanno scritto deceduto». La Asl si è scusata ma Riccardo sta valutando se ci siano gli estremi per andare alle vie legali.

Il paradosso però è che l’errore non è stato ancora corretto. Per gli scherari dell’Azienda sanitaria aretina Tavanti non è ancora risucitato. E sempre passato a miglior vita e rimarrà un fantasma fino a quando non sarà registrato il cambio di stato civile. Da morto a vivo. «Per fortuna – scherza lui – per Portoferraio, sono vivo a tutti gli effetti. Mettiamola così mi hanno allungato la vita. e chissà ma- gari la arricchiranno anche». Riccardo non appena è uscito dalla veterinaria è andato a giocare dei numeri al lotto, quelli della data di morte, terno secco, 26-10-17. «Se questi numeri escono – dice Riccardo – offro da bere a tutti».