Ricorso al Tar, gli ultimi ritocchi

Piombino, rigassificatore: documento al vaglio della Giunta, ma ci sono alcuni punti molto delicati

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Ultimi ritocchi al ricorso del Comune contro l’autorizzazione rilasciata per la realizzazione del rigassificatore. Oggi il documento preparato dallo studio legale dell’avvocato Michele Greco su mandato dell’amministrazione comunale dovrebbe essere esaminato dalla Giunta.

Il sindaco Francesco Ferrari sabato, alla riunione dei comitati ’no gas’ all’Hotel Centrale, aveva annunciato che il ricorso sarebbe stato presentato nei primi giorni della settimana. Probabilmente si andrà nella seconda parte della settimana o forse anche nella prossima, ma la sostanza non cambia, il governo cittadino guidato da Ferrari sembra intenzionato ad aprire un contenzioso legale con le altre istituzioni nonostante gli appelli che sono arrivati in questi giorni, primo fra tutti quello del ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ma poi anche da altre figure come il presidente di Confindustria Bonomi, preoccupato per i problemi del mondo delle imprese se l’impianto di Piombino dovesse essere bloccato sul nascere.

Comunque il ricorso al Tar non blocca automaticamente i cantieri. Prima di tutto il ricorso deve essere ’ammissibile’ cioè deve rispettare una serie di norme anche formali e contenere l’oggetto preciso della contestazione, così come l’onere della prova delle presunte irregolarità spetta al proponente. Cioè non si può presentare una richiesta generica, ma occorre presentare una relazione dettagliata e fornire le prove degli eventuali errori commessi nella procedura. Inoltre si può chiedere la sospensiva (per bloccare i lavori), ma poi in caso di sconfitta ci sono degli alti costi da pagare come risarcimento.