Bike sharing, Ridemovi: "Livorno mercato appetibile"

L’azienda esperta in micromobilità sta pensando di sbarcare in città. La risposta dell’assessora Cepparello: "Solo alle giuste condizioni"

Ridemovi: "Livorno ci piace perché offre piste ciclabili sfruttabili"

Ridemovi: "Livorno ci piace perché offre piste ciclabili sfruttabili"

Livorno, 17 novembre 2022 - Ridemovi , la nota azienda italiana di micromobilità starebbe pensando di sbarcare nella città dei 4 Mori per "dotare Livorno di biciclette a pedalata assistita e muscolare".

Una realtà aziendale in forte espansione e attualmente presente in città italiane "sensibili" agli spostamenti green come Firenze, Pisa, Bologna e Milano, ma anche europee come le spagnole Saragozza e Barcellona.

Il focus si sposta quindi su Livorno, stando almeno a quanto racconta a La Nazione Davide Lazzari, Business Development dell’azienda: "Siamo entrati in contatto con l’amministrazione cittadina circa un mese fa, allo scopo di introdurci e spiegare la nostra visione di mobilità sostenibile, manifestando al tempo stesso la nostra volontà di sperimentare nuovi approcci di muoversi in città in modo più responsabile".

Sul perchè Ridemovi abbia scelto Livorno come nuova destinazione di approdo, Lazzari precisa che "in base alle analisi svolte la città si rende appetibile per alcune sua caratteristiche geografiche: città prevalentemente pianeggiante, clima favorevole, lungomare con una rete ciclabile molto interessante".

"La nostra proposta - aggiunge Lazzari - si è sviluppata in modo del tutto naturale, ma vedrà la luce a condizione che si sviluppi una sinergia tra municipalità e l’azienda: non è scontato che la cittadinanza veda di buon’occhio una ’invasione’ di biciclette. Ecco che entra in gioco la sinergia di cui prima" "Rispetto a alla richiesta di incontro - conclude - ci è stato detto che la nostra proposta verrà ’presa in carico direttamente dall’assessore alla mobilità per una valutazione’".

La palla quindi passa in mano a chi detiene la delega alla mobilità, ovvero l’assessora Giovanna Cepparello, la quale quantifica "nell’ordine delle decine" le aziende che da inizio anno hanno bussato alla porta dell’amministrazione. "Perfettamente comprensibile - sostiene - che aziende che si occupano di mobilità sostenibile si facciano avanti, ma, senza alcun preconcetto, rimango perplessa circa la fattibilità del bike sharing per una realtà come Livorno: in città lo abbiamo tenuto gratuito per oltre un anno con scarsi risultati. Il quadro potrebbe mutare solo se e quando per esempio la ciclovia tirrenica sarà completata, supportata dalla creazione di una domanda annessa e indotta. Soltanto a quel punto partirà com impulso del Comune la manifestazione di interesse per individuare il partner di riferimento con cui collaborare". Ma precisa l’assessora "solo alle giuste condizioni e a patto che sia il Comune a definire il servizio nel di cui la città ha bisogno".