Rigassificatore, è no anche dal Pd

Piombino, "Sbagliato l’approccio del ministro Cingolani, non c’è stato confronto sul progetto"

Il ministro Roberto Cingolani

Il ministro Roberto Cingolani

Piombino (Livorno), 13 giugno 2022 - Rigassificatore: il Pd di Piombino si schiera per il no. "Ho convocato per mercoledì 15 la direzione dell’Unione Comunale del Partito Democratico – annuncia il segretario dell’unione comunale Andrea Baldassarri – alla quale chiederò di votare una mozione che esprima un chiaro no al rigassificatore. Ciò a conclusione di un percorso che mi ha portato, nelle scorse settimane, a spiegare le ragioni della mia contrarietà nei circoli del partito". "Chiederò, inoltre – continua Baldassarri – che si apra una nuova stagione di elaborazione politica e culturale che riporti la nostra proposta sullo sviluppo economico, sull’ambiente, sull’energia e, in generale, sul futuro di questo territorio all’avanguardia rispetto ai problemi nuovi e a quelli da troppo tempo irrisolti".

Già sabato aveva preso posizione il consigliere regionale Gianni Anselmi (Pd) criticando l’approccio del Governo e parlando apertamente di "insostenibilità politica" a proposito dellla collocazione di un rigassificatore a Piombino senza aver prima affrontato tutti i problemi delle bonifiche, delle infrastrutture e del rilancio delle Acciaierie, che la città si trascina da anni senza che da parte del Governo nazionale ci siano state risposte concrete e rapide, come invece si annuncia la scelta del rigassificatore.

Argomenta il segretario della federazione Pd Simone De Rosas: "La nomina del commissario, senza che ancora si conosca il benché minimo progetto, la dice lunga sulla qualità del ministro Cingolani (Movimento 5 Stelle) e di come ha gestito questa importante vicenda. Concordo con Cna e con Anselmi che a queste condizioni sia perfino offensivo discuterne". "Il Partito Democratico – continua De Rosas – aveva assunto da subito un posizione seria, di governo, e chiesto, ormai mesi fa, che il Governo aprisse un tavolo di concertazione con la città e con la Regione. Non solo per rassicurare i cittadini, che pure è importante, ma per includere quella eventualità dentro un progetto di rigenerazione complessiva di un territorio che ne ha bisogno e per costruire quel che verrà dopo. Rinnovabili e idrogeno, su tutto, ricomprese nel contesto industriale piombinese. Dando per scontata la salvaguardia ambientale e l’inviolabilità della diversificazione che il territorio ha costruito anni fa. Non è stato fatto. Ha fatto bene il presidente Giani a stilare un elenco di questioni aperte di cui il governo deve occuparsi, a prescindere dal rigassificatore. Penso che il presidente si debba fare portatore delle istanze della città e chiedere che il governo faccia un punto zero e pretendere (e essere lui in prima persona a guidarlo) che questo diventi un percorso con i cittadini che hanno tutto il diritto di determinare il proprio futuro".