Cingolani: "Rigassificatore, unica soluzione. Piombino avrà le compensazioni"

Il ministro Cingolani sul progetto del Governo: "Ho spiegato al sindaco che c’è massima attenzione. Impianto è sicuro, fatte tutte le verifiche. Sarà temporaneo"

Rigassificatore: il ministro Cingolani garantisce sulla sicurezza dell’impianto

Rigassificatore: il ministro Cingolani garantisce sulla sicurezza dell’impianto

Piombino (Livorno), 20 giugno 2022 -  «Piombino può dire di aver fatto un’operazione per l’Italia che non ha fatto nessun altro e per questo dovrà avere compensazioni adeguate". Lo ha detto il ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani, in un’intervista al quotidiano Il Tirreno, parlando del progetto del rigassificatore a Piombino. A Piombino c’è un fronte del no trasversale al rigassificatore. Un movimento che al netto delle questioni tecniche e di sicurezza contesta una scelta che giudica calata dall’alto. Il territorio doveva essere più coinvolto? "Non è così e mi stupisce questa contestazione" ha detto Cingolani.

"Io ho incontrato due volte il sindaco di Piombino e ho avuto e ho la massima attenzione al territorio: come ho detto al sindaco abbiamo valutato tutte le altre possibilità, ma questa, che non è un’installazione permanente, è l’unica soluzione possibile se vogliamo garantire in tempi brevi sicurezza e indipendenza energetica al Paese. Piombino dovrà avere compensazioni adeguate".

Cingolani ha spiegato: "L’impianto è sicuro, sono state fatte tutte le verifiche tecniche. Ed è un impianto temporaneo". Il ministro ha spiegato che quella di Piombino "È una scelta tecnica e molto ponderata: abbiamo valutato tutti i candidati ma servivano caratteristiche precise: pescaggio sufficiente, bacino ampio, vicinanza alle tubazioni. I posti migliori sono risultati Piombino e Ravenna, ma Piombino è il primo perché qui per allestire la nave rigassificatrice bastano 12 mesi, l’inizio del 2023; a Ravenna ne servono per ragioni tecniche 8 in più".

Quindi vuol dire che o Piombino o si stacca la luce? "Esatto, senza questa soluzione dovevo staccare la luce e chiudere le fabbriche all’Italia. Per questo come ho detto al sindaco, che ho visto la seconda volta l’8 giugno insieme ad altre forze politiche, faremo di tutto per compensare lo sforzo della città".