Rigassificatore, Giani: "Verso parere positivo, ma con prescrizioni"

Riunione con gli enti statali in attesa della decisione sull'impianto prevista per il 21 ottobre. I comitati protestano contro l'opera e scrivono al presidente Mattarella

Un rigassificatore

Un rigassificatore

Piombino, 13 ottobre 2022 - Si è svolta questa mattina la riunione degli enti statali chiamati a dare un parere sul progetto per il posizionamento del rigassificatore Golar tundra nel porto di Piombino (Livorno). Una quindicina gli enti statali convocati alla riunione organizzata in videoconferenza.

Tra loro ci sono varie direzioni del Mite, l'Istituto superiore di sanità, il Mise, l'Ispra, la direzione regionale dei Vigili del fuoco, il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, quello della Cultura, delle Infrastrutture e dei trasporti (compartimento marittimo di Livorno), ma pure la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle province di Pisa e Livorno, l'Autorità di Bacino, l'Ufficio dogane di Livorno, lo Stato maggiore della Marina, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e l'Avvocatura dello Stato. Il parere di questi enti statali sarà espresso attraverso un rappresentante unico. Poi seguirà il 21 ottobre, a Firenze, l'ultima riunione della conferenza dei servizi in modo che il commissario per il rigassificatore e presidente della Toscana, Eugenio Giani, possa esprimere un parere sull'opera entro la scadenza del 27 ottobre.

"Era una riunione informale, una rassegna di opinioni perché poi il parere degli enti statali, attraverso la parola del loro rappresentante, sarà espresso il 21 ottobre. Ho visto che in questo work in progress quello che ormai si afferma è che da parte degli enti statali non arriva nessun parere negativo, ma pareri con prescrizioni, è il consolidarsi di quella tendenza che abbiamo visto nell'ultima riunione del 7 di ottobre". Lo ha detto Giani parlando con i giornalisti a margine della riunione.

"Io esprimo una valutazione molto positiva della costruttività con cui si sta arrivando passo per passo a poter legittimare la presenza del rigassificatore attraverso un'autorizzazione che eventualmente verrà dopo il 21 ottobre - ha aggiunto Giani - con tutta una serie di prescrizioni che contribuiscono a rendere più sicuro l'inserimento della nave nel porto di Piombino, più compatibile con l'ambiente e con l'obiettivo primario di dare ai nostri cittadini un calmieramento del prezzo delle bollette".

Lettera dei comitati a Mattarella

Una lettera inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per descrivere la situazione di Piombino (Livorno) e le criticità del progetto per il posizionamento del rigassificatore in porto. È l'iniziativa dei comitati che protestano contro l'opera (comitato Salute pubblica Piombino Val di Cornia, La Piazza Val di Cornia e gruppo Gazebo 8 Giugno contro il rigassificatore).

"Ci rivolgiamo a lei presidente per chiederle di interessarsi a noi - si legge nel documento -, di non sacrificare il nostro mare e il nostro territorio, la nostra economia gravemente penalizzata che faticosamente si avvia ad una ripresa basandosi anche sull'economia legata al mare. Chiediamo di lasciare una speranza ai nostri giovani, di lasciare loro un futuro, di garantire la sicurezza del luogo dove vivono e dove viviamo". I comitati spiegano di temere "per il nostro mare, per la nostra economia, ma soprattutto per la nostra incolumità, per quella delle nostre famiglie, per quella dei numerosissimi passeggeri che transitano nel nostro porto e nelle nostre infrastrutture viarie, ferroviarie, marittime. Il rigassificatore è un impianto a rischio di incidenti rilevanti e crediamo che la sicurezza non debba essere sacrificata per nessuna altra urgenza, se si vuole rispettare il dettato costituzionale, tenuto conto della collocazione in un contesto inadeguato".

"I governanti - aggiunge la lettera - sostengono che il provvedimento adottato è nell'interesse nazionale, ma l'interesse nazionale è la somma di tanti interessi e realtà locali e se le realtà locali vengono così pesantemente sacrificate, quale bene si pensa di fare alla comunità?".