"Rigassificatore, la sentenza del Tar non cancella le criticità"

Piombino, il comitato salute pubblica: "Si attende ancora di valutare la pericolosità di un'opera a 800 metri dalle case"

Protesta contro il rigassificatore a Piombino (Foto Novi)

Protesta contro il rigassificatore a Piombino (Foto Novi)

Piombino (Livorno), 27 dicembre 2022 - L'ordinanza del Tar del Lazio sul rigassificatore di Piombino( Livorno) «come tutte le sentenze, ovviamente va rispettata, ma ricordiamo che quella cautelare è solo una prima fase processuale e noi naturalmente ci auguriamo un maggior approfondimento nel merito, perché questa prima pronuncia non ha cancellato tutti gli aspetti critici del progetto». Così, in una nota, il comitato Salute pubblica Piombino Val di Cornia, una delle realtà contrarie al posizionamento della nave nel porto cittadino.

«A nostro avviso - continua - il Tar avrebbe potuto essere la sede per valutare possibili aspetti di illegittimità costituzionale posto che trattasi di impianto a rischio di incidente rilevante per il quale vengono esentate importanti procedure di garanzia per la sicurezza e la salute che invece il dettato costituzionale ritiene preminenti rispetto ad ogni altro interesse». Il comitato spiega che «si attende di valutare la pericolosità di un'opera a 800 metri dalle case, con aree di rischio letale che invadono l'unico canale di ingresso al porto nel rapporto di sicurezza definitivo. Si rimanda tutto a lavori infrastrutturali ultimati», ma «risulta difficile immaginare come questo rapporto possa superare le numerose richieste dei Vigili del Fuoco e del comitato tecnico regionale entro l'8 marzo».

«Insomma - conclude la nota - elementi per sperare in un esame di merito approfondito, che porti a scongiurare la collocazione in porto di questo impianto a rischio di incidente, ce ne sono veramente tanti. Noi aspettiamo la giustizia, il buon governo, noi tuteliamo il diritto che prima o poi dovrà avere la meglio su le incredibili alchimie di una vicenda che consegneremo alla storia del nostro Paese, come una pagina da non imitare, perché la gente, i territori, la sicurezza, il lavoro, il futuro, la dignità di una comunità vanno rispettate».