
Gli operatori del porto di Piombino lanciano un appello alle istituzioni per la permanenza del rigassificatore Snam “essenziale per la sopravvivenza del porto”
Piombino (Livorno), 28 gennaio 2025 – Il rigassificatore è una occasione per Piombino ed è necessario che resti nel porto, sia per motivi economici che di sicurezza dello scalo. Lo affermano, in una lettera aperta alla città e alle istituzioni, l’agenzia marittima Mixos di Ivo Miele, i Piloti del porto di Piombino, Freschi Alessandro & C. Shipping and Forwarding Agency, il Gruppo Ormeggiatori e Barcaioli porto di Piombino, D’Arienzo s.r.l., Stmp Piombino.
“Nelle scorse settimane – spiegano gli operatori del porto – dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della Liguria contro la collocazione del Frsu Italis Lng, il tema del Rigassificatore di Piombino è tornato ad essere centrale nel dibattito. In questi mesi sono giunti da ogni parte, anche da soggetti non particolarmente edotti sulle tematiche inerenti, commenti di ogni tipo contro l’installazione del Rigassificatore in un primo tempo, ed oggi contro la permanenza dello stesso oltre il 2026, senza mai rivolgere la loro attenzione al porto di Piombino che sta lentamente spegnendosi. L’amara verità è che, a fronte di un’importante crescita infrastrutturale del nostro porto, negli ultimi 15 anni non è corrisposto un adeguato incremento della produzione portuale che si è vertiginosamente contratta con la scomparsa di traffici storici per il porto di Piombino. Sono andati perduti i traffici connessi ai semi-rimorchi per la Sardegna per motivi oggettivi come la distanza dai principali nodi logistici. Appare del tutto evidente che il gas naturale liquefatto continuerà ad essere sempre più strategico per assicurare le risorse energetiche necessarie all’Italia. Piombino è adesso nella condizione di essere al centro dell’agenda politica nazionale, e sarà davvero importante cogliere questa opportunità anche in virtù del fatto che esiste una corrispondenza con la stesura degli accordi di programma per il rilancio del comparto industriale. Tutto questo, nel medio-lungo periodo, può costituire una vera possibilità per un rilancio economico del nostro porto e del nostro territorio. La riflessione che facciamo è che noi operatori portuali, le nostre aziende ed i nostri lavoratori, non siamo più in grado di aspettare tempi lunghi ma necessitiamo di risposte immediate per continuare a svolgere in modo motivato le nostre attività. In caso di spostamento del Rigassificatore il nostro porto subirebbe un grave danno derivante dalla perdita di un traffico essenziale per la sua sopravvivenza. Anche sotto il profilo occupazionale non è stato posto adeguatamente in risalto l’impatto avvenuto sia sull’indotto (alberghi, ristoranti, taxi, fornitori di beni e servizi), che sugli operatori portuali che hanno potuto mantenere gli organici inalterati e, in alcuni casi, anche incrementarli”.