Rigassificatore, in strada i comitati del "no"

Piombino, la mobilitazione è iniziata ieri mattina con un lungo corteo fino al Poggetto per sensibilizzare l’opinione pubblica

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Prosegue la mobilitazione del fronte del no al rigassificatore nel porto di Piombino. Ieri mattinanumerosi manifestanti del Comitato Salute Pubblica, Comitato No Rigassifficatore, La Piazza, il Comitato Liberi Insieme Per la Salute, Gazebo 8 Giugno hanno organizzato un corteo dal Centro giovani in via della Resistenza e con striscioni e manifesti ha formato una lunga catena umana dal distributore di benzina fino al Poggetto. Sempre ieri dalle 18 alle 23 i comitati si sono dati appuntamento al gazebo in piazza Cappelletti per incontrare i cittadini sulle ragioni del no al rigassificatore. Incontri analoghi si terranno ogni mercoledì in piazza Gramsci dalle 9 alle 12 fino alla fine di luglio.

Ancora il Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia interviene per replicare all’amministratore di Snam FSRU, l’ngegnere Elio Ruggeri, che ha dichiarato pubblicamente di "essere consapevole con ogni nuovo investimento industriale in un territorio, si creano dubbi e insicurezze". Il Comitato gli ribatte: "L’impianto in questione è ad alto rischio di incidente rilevante, disciplinato dalla normativa Seveso III e dal decreto 1052015. Per l’ingegnere Ruggeri esistono tanti terminal di rigassificazione, sicuri e non ci sono rischi. Invece siamo molto preoccupati perché nel mondo non ce ne sono pochi e in Italia uno a Livorno, uno in Adriatico e uno a Panigaglia . Gli incidenti negli anni sono avvenuti in tutto il mondo. Se sarà fatto quello a Piombino, sarà vicino ad altri impianti a rischio, dentro un porto, vicino alle case, ai treni, alla stazione marittima, alle navi".