"Rigassificatore necessario per non restare al freddo e al buio"

L’amministratore di Snam. Stefano Venier spiega. cosa si sta facendo. per la sicurezza nazionale

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Dopo le parole del viceministro dell’economia Gilberto Pichetto (Forza Italia) che aveva definito fondamentale il rigassificatore a Piombino per la sicurezza nazionale, anche Snam spiega che è necessario realizzare l’impianto. Per l’inverno si può stare "ragionevolmente" tranquilli in Italia, "perché finalmente siamo a buon punto. Abbiamo 7,5 miliardi di metri cubi nei depositi, in linea con l’obiettivo di circa 11 miliardi entro fine ottobre", dice in una intervista al Corriere della Sera il Ceo di Snam, Stefano Venier. "Abbiamo accelerato grazie alla spinta del governo, che ci ha chiesto di fare l’operatore di ultima istanza (e così abbiamo iniettato 2 miliardi di metri cubi) e poi ha coinvolto anche il Gse. Questi 11 miliardi rappresentano circa il 25% dei consumi di gas tra inizio novembre e fine marzo. Cominciare l’inverno con questa riserva significa declassare il rischio di razionare la domanda, in caso di interruzioni dalla Russia e di temperature rigide, da ’probabile’ a ’possibile’, richiedendo — come ha detto il ministro Cingolani — solo interventi limitati. E subito dopo avremo un altro elemento di sicurezza, le Fsru, le navi rigassificatrici".

"È fondamentale avere" la prima nave "operativa in primavera perché ci consentirebbe di ricevere durante l`estate due miliardi di metri cubi di Gnl da destinare allo stoccaggio. La nave Golar Tundra è strategica per mettere in sicurezza l’inverno 2023-2024, perché non sappiamo se avremo il gas russo". Con la crisi ucraina, dice Venier, "la sicurezza energetica è tornata ad avere un ruolo essenziale. L’Italia si è mossa tempestivamente ed è il Paese tra i meglio posizionati" perché "già oggi abbiamo otto porte d`accesso del gas (i cinque gasdotti e i tre rigassificatori, ndr) e con le due navi arriveremo a dieci, con un sistema bilanciato tra tubi e Gnl: abbiamo il gas algerino a Sud, quello azero e mediorientale a Est, quello norvegese a Nord e a Ovest il Gnl americano e africano: non c`è nessun Paese in Europa che può contare su una tale diversificazione".