Rigassificatore Piombino, che succede alle navi delle Acciaierie?

Il sindacato chiede un incontro per le banchine di scarico blumi e barre

La banchina delle Acciaierie

La banchina delle Acciaierie

Piombino, 27 giugno 2022 - Rigassificatore : al di là del sì o del no al progetto, i sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm si uniscono a Cgil-Cisl-Uil a chiedere un incontro urgente al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per entrare nel merito di temi che riguardano centinia di lavoratori.

"Da un lato – osservano le segrtetarie Fim, Fiom e Uilm – abbiamo un Governo che, dopo anni di disinteresse verso questa città e i suoi destini, improvvisamente si ricorda della nostra esistenza e soprattutto dell’esistenza del nostro porto per il posizionamento, provvisorio, di una piattaforma per la rigassificazione. Dall’altro lato abbiamo una ferma opposizione a questo progetto da parte di tutta la politica locale, con il sindaco Francesco Ferrari in testa, e dei vari comitati. Si parla infine di danni alle ipotetiche imprese che vorrebbero insediarsi nel porto di Piombino. Imprese che vengono tirate in ballo da anni ma che nessuno conosce. Tutti parlano di tutto, come fossero dei veri esperti, ma ben pochi parlano del lavoro e dei lavoratori che già oggi operano nella Darsena Nord del porto di Piombino. E questo preoccupa non poco i lavoratori stessi. La Darsena Nord ospita la banchina pubblica più importante del porto di Piombino. Una banchina lunga oltre 250 metri che possiede fondali di quasi 20 metri. Ad essa attraccano le navi più grandi che abbiano mai fatto scalo nel porto di Piombino in tutta la sua lunga storia. Queste navi trasportano il semiprodotto per lo stabilimento JSW ma anche per altri destinatari. Navi enormi su cui si avvicendano tanto i lavoratori della Piombino Logistics quanto i lavoratori della Compagnia Portuali, con il loro indotto".