Rigassificatore Piombino, Arpat chiede integrazioni a Snam sul progetto

Continuano le osservazioni sull'impianto. L’agenzia interviene sul monitoraggio scarichi

La banchina dove ci sarà l’ormeggio

La banchina dove ci sarà l’ormeggio

Piombino (Livorno), 9 agosto 2022 - Ogni giorno aumentano le osservazioni al progetto Snam per il rigassificatore a Piombino. Del resto questi passaggi sono previsti dalla procedura e utili a chiarire i dubbi e i rischi. Ieri è intervenuta l’Arpat. "Gli elaborati progettuali non tengono conto della presenza dello scarico delle acque di mare necessario al processo di vaporizzazione", non sembra presente "una planimetria con l’indicazione dell’ubicazione del punto di scarico della nave" e nella proposta di monitoraggio "non è previsto alcun monitoraggio sia della qualità delle acque scaricate che delle acque marine interessate dallo scarico".

Lo scrive l’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, nel suo parere sul progetto di Snam per il posizionamento del rigassificatore nel porto di Piombino Per Arpat è quindi necessario che Snam fornisca "la planimetria con l’indicazione del punto di scarico delle acque di raffreddamento della nave" e che preveda anche "un monitoraggio in continuo almeno per il tenore di cloro e la temperatura sia in ingresso che in uscita".

Inoltre Arpat chiede che "il monitoraggio ambientale sia integrato con il monitoraggio delle acque superficiali marino-costiere" e che Snam integri il progetto perché non fornisce "informazioni in relazione alle emissioni di polveri". Integrazioni arrivano anche dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale che in relazione alla presenza di cloro in acqua ritiene necessario che "venga effettuata una stima sull’effetto cumulativo di tale sostanza legato al mancato smaltimento nell’area portuale del cloro e suoi derivati a seguito dell’attivazione dello scarico".