Rigassificatore Piombino, "Dopo tre anni la nave andrà via". Cosa accade ora

Le parole del sindaco Ferrari sull'impianto dopo la Conferenza dei Servizi con la Regione e Snam. Prossima data importante è quella del 21 ottobre

La conferenza dei servizi e una manifestante fuori dalla Regione

La conferenza dei servizi e una manifestante fuori dalla Regione

Piombino (Livorno), 7 ottobre 2022 - Quando il sindaco di Piombino Francesco Ferrari (Fdi) è uscito dalla seconda riunione della conferenza dei servizi sul tema del rigassificatore - necessario per ridurre la dipendenza del Paese dal gas russo - sembrava avesse (quasi) raggiunto la pace dei sensi. Contento perché, ha detto lui, si tratta di una «prima conquista».

La vittoria è la certezza, data da Snam, che il rigassificatore (forse) starà tre anni nel porto di Piombino ma poi per i successivi 22 non in quel mare. «Snam ha ammesso che Piombino non è tra le collocazioni papabili per l'impianto offshore», ha detto Ferrari con grande soddisfazione.

E dunque la piattaforma non si troverà al largo della città toscana. Nemmeno vicino. Secondo Ferrari l'impianto nel mare di Piombino o nel golfo di Follonica avrebbe danneggiato turismo, itticultura e minato il Santuario dei cetacei. Anche per questo ha lottato fino ad adesso.

Ma cosa accadrà ora alla nave Fsru Golar Tundra? Entro il 27 ottobre Snam dovrà formulare proposte sul futuro e secondo il presidente della Regione Eugenio Giani sarà fatto il «punto il 21 ottobre». In quella data Snam «dovrebbe fornire una risposta che dipende anche dall'ente che può calibrare al meglio la posizione della piattaforma nel contesto delle oscillazioni marine».

Per capire la localizzazione dell'impianto in alto mare servirà ancora un po' di pazienza. Intanto Ferrari ha esultato (ma Snam aveva davvero le idee chiare su cosa fare?). E ha guardato i fatti. Si era partiti da una durata di attività della nave rigassificatrice di 25 anni, poi Giani – che è anche commissario dell'opera – era stato bravo nel trovare un accordo per una concessione della banchina portuale a Piombino per soli tre anni.

«Tre anni, non un giorno di più», aveva ripetuto più volte il governatore toscano, spiegando che poi per i restanti 22 la nave avrebbe dovuto trovare una collocazione al largo in una piattaforma offshore. Dopo la certezza dei tre anni, adesso è arrivata la certezza che la piattaforma offshore non sarà in quell'area.

ùE per Ferrari questo non è poco: infatti ha parlato di «buon senso» anche nell'ottica di una maggior «sicurezza dei cittadini». Ferrari ha esultato, Giani ha rivendicato il lavoro fatto dalla conferenza dei servizi. Tra le opere di compensazione ha ribadito che i cittadini e le imprese del territorio comunale avranno «uno sconto in bolletta del 50% per Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto», con la possibilità che le agevolazioni siano allargate «pure a Follonica, tutta la Val di Cornia e l’isola d’Elba».

«Io sono ottimista sul fatto che possano sbrogliarsi uno per uno tutti i nodi», ha rassicurato il governatore toscano. Il dibattito è comunque apertissimo. Pure sul colore della nave rigassificatrice. «Sarà a pois», ha scherzato Ferrari. Magari poi la portiamo a Pitti.