Rigassificatore, Giani: "No alla concessione della darsena per 25 anni"

Il commissario e presidente della Regione Toscana in consiglio spiega la sua posizione sull'impianto. Il sindaco Ferrari: "Confronto utile, spero che sia chiaro perché diciamo no"

Piombino, 2 luglio 2022 - "Ringrazio il presidente Eugenio Giani per il tempo che ha dedicato alla nostra città e per l’ascolto. Non credo vada via da quest’aula insensibile di fronte a un consiglio comunale che si è espresso all’unanimità contro il rigassificatore". Così il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ieri sera alle 19.30 dopo una maratona dedicata al progetto del rigassificatore. Ferrari ha aggiunto: "Non credo che il presidente sia insensibile alla posizione unanime dei sindaci della val di Cornia e Follonica. E non credo che sia insensibile alle relazioni accorate che hanno fatto i rappresentati delle attività economiche". Ferrari ha rimarcato il fatto che Giani ha parlato di una permanenza della nave di solo 2 o 3 anni. "Lo apprezziamo anche se non ci soddisfa. Se ha avuto il coraggio di dire questo allora può avere il coraggio e la forza per dire qualcosa di più: che a Piombino non ci sono le condizioni politiche. Rifletta su quello che oggi è stato detto. Piombino sta cercando il suo futuro da anni. Il merito è di una comunità che si prende sulle spalle il proprio futuro. Il merito è di questi imprenditori e di quelli che arriveranno. Il rigassificatore blocchere il percorso di sviluppo". "Le chiedo – ha concluso Ferrari – di riflettere su quello che è stato detto. Di ascoltare e capire le grida di paura della piazza. Non vanno ignorate. La comunità la si deve comprendere e aiutare quando è possibile. È quella comunità che ha scelto la strada da seguire. Le chiediamo di essere insieme a noi, a questa comunità alle forze politiche, imprenditori e far capire che non ci sono le condizioni che non ci si può riocrdare di Piombino solo quando si deve chiedere. Le chiediamo di essere al fianco nostro e delle persone che erano fuori".

Giani ha assicurato di voler fare tesoro di quello che è stato detto. "Sono convinto – ha spiegato il presidente – che ciò che è stato detto è stato fatto con ponderazione, approfondimento. Piombino ha ritrovato una prospettiva legata all’ambiente, itticoltura, turismo, porto, attività balneare". "In questa realtà – osserva Giani – se c’erano 7mila dipendeti nella siderurgia, molta di quella energia è stata ricollocata in una nuova economia e questo va sostenuto. E la Regione sarà con voi al di là della vicenda del rigassificatore. La Regione ha investito sul porto. E voglio impegnarmi per aiutarvi su tutto quello che avete detto. Calibrerò una serie di interventi a supporto. Se lavoriamo in squadra come io vi propongo, la Regione c’è e svilupperemo insieme tante iniziative. Noi abbiamo ancora tante potenzialità per investire, soprattuttto dai fondi strututrali europei. Da un lato abbiamo questa prospettiva dall’altro la rigenerazione degli impianti industriali.

Il rigassificatore può servire per smuovere qualcosa: nel memorandum si parla minimo di 500 milioni di euro. E invece di compensazione preferisco parlare di valorizzazione. Capisco che c’è una comunità locale contraria. Lo dirò domani (oggi, ndr) a Snam, ma dirò sopratuttto un no fermo alla richiesta di concessione della banchina per 25 anni. Non se ne parla nemmeno , prendano un altro commissario. L’occupazione della banchina per me deve essere al massimo di 3 anni, per l’emergenza. Poi ragioniamo se ci sono i presupposti. La sicurezza è la cosa più importante - ha ribadito Giani - e poi non ci deve essere nemmeno un traghetto che subisce un ritardo, mancherebbe la contiunità territoriale con l’Elba. Vi è una chiara voce unica del territorio. Voglio dare una veste politica alla gestione di questo ruolo. Ruolo di garanzia e controllo. Quella di oggi è una prima riunione, ci saranno altre forme di contatto. Per me i terminii imprescindibili sono salute dei cittadini, sostenbilità ambientale e sicurezza. Altrimenti avranno bisogno di un altro commissario".

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