Rigassificatore, protesta a Piombino. Ma a livello nazionale coro di sì

Salvini (Lega) e Pichetto (Fi) ritengono le opere fondamentali. Anche Fdi intende assicurare la continuità con le iniziative

Rigassificatore Piombino (Foto Ansa)

Rigassificatore Piombino (Foto Ansa)

Piombino (Livorno), 31 luglio 2022 - Ieri sera il corteo dei comitati del no. Non si ferma la protesta contro il progetto del rigassificatore. Ha partecipato anche il segretario Pd Andrea Baldassarri ("a livello personale") specificando alcune distinzioni rispetto ai comitati. Intanto la procedura autorizzativa va avanti. Inoltre mentre a livello locale quasi tutte le forze politiche da Fratelli d’Italia, al Cinque Stelle, al Pd si schierano per il no alla collocazione nel porto di Piombino, a livello nazionale le cose cambiano.

Ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha detto a margine di una iniziativa in Toscana che "l’Italia ha bisogno di rigassificatori, di termovalorizzatori, di desalinizzatori, ha bisogno di reattori nucleari. Se poi sia più giusto farlo lì (a Piombino, ndr) o là, non ho le competenze tecniche per dirlo, sicuramente servono. Noi siamo per i sì, i no hanno bloccato questo Paese". E così anche Fratelli d’Italia che pur non riferendosi specificatamente a Piombino, fa trasparire che nel programma elettorale sarà assicurata la continuità con le iniziative per la sicurezza energetica nazionale compresi i rigassificatori. "A Piombino deve esserci il rigassificatore perché solo quello vale 5 miliardi di metri cubi di gas liquido" afferma il viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto (Forza italia). "Va rispettata la tabella di marcia, altrimenti si correrebbero dei rischi".