"Rigassificatore, vogliamo il ricorso al Tar"

Piombino, appello dei Comitati del no al Comune nella settimana decisiva per l’autorizzazione dell’impianto nel porto

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La procedura per l’autorizzazione al rigassificatore in porto a Piombino è arrivata alla fase finale, ma i comitati del no non si arrendono. Ieri mattina davanti al capannone Snam di Montegemoli dove sono stoccati i tubi per la nave Golar Tundra in porto a Piombino, hanno presentato le loro iniziative insieme al sindacato Usb, Ugl Wwf e Camping Cig che parteciperanno allo sciopero del 20. "Abbiamo ancora fiducia che la procedura di autorizzazione non sia positiva per l’impianto– spiegano Maria Grazia Biagini, Ugo Preziosi, Roberta Degani e Francesca Marino – o perlomeno che vengano imposte una serie di prescrizioni molto pesanti. E comunque chiediamo al Comune di presentare ricorso al Tar contro una eventuale autorizzazione. Noi non lo possiamo fare, costa molto e non siamo in grado di coprire le spese".

Oltre ai problemi già sollevati più volte dai comitati in materia di sicurezza e impatto ambientale, Camping Cig e Wwf, per motivi diversi spiegano il loro no al rigassificatore. Camping Cig con Paolo Francini parla di una scelta che "va in senso contrario alla diversificazione economica di Piombino e che rischia di paralizzare le attività residue delle Acciaierie. Quindi niente lavoro in più, ma se mai perdita di lavoro". Il Wwf con Stefano Gualerci pone l’accento sulla necessità di andare verso una svolta nel campo dell’energia e puntare sulle rinnovabili non sul gas "che rappresenta il passato". Infine Massimo Lami e Simone Selmi di Usb hanno spiegato i motivi dello sciopero che viene sostenuto anche se non c’è una adesione ufficiale da parte di Ugl come ha chiarito Claudio Lucchesi.

Ma intanto Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti e vicepresidente esecutivo di Jsw Steel Italy ha detto ieri di essere a favore del rigassificatore. "Peraltro – ha aggiunto – avevamo anche inserito nel nostro piano industriale di due anni e mezzo fa quello che abbiamo fatto come osservazione, e su cui siamo stati ampiamente rassicurati, che il rigassificatore non comporti delle problematiche sulla logistica dell’area, perché la logistica e la movimentazione incidono molto sul prezzo dell’acciaio. È stato assicurato che così non sarà". Carrai ha sottolineato che "per noi è anche importante, con il rigassificatore a Piombino, che all’interno delle compensazioni ci sia, come sembra, anche una riduzione del prezzo del gas che può far diventare molto più competitivo, rispetto a quello che potrebbe essere, anche il sito industriale di Piombino".

L. F.