"Ripetitori, il nuovo regolamento tutela tutti"

Livorno, dopo le proteste degli abitandi di via Calatafimi, l’assessore Giovanna Cepparello spiega come avvengono i controlli

Migration
LIVORNO Dopo la mobilitazione dei residenti di via Calatafimi contro l’attivazione dell’antenna di Iliaad nell’area comunale per la sgambatura dei cani e il pressing mediatico, la giunta comunale ha funalmente deliberato Il ‘Regolamento di attuazione sulle stazioni radiobase e sulle sorgenti a radiofrequenza’. Lo ha fatto il 6 agosto. Il documento passerà al vaglio del consiglio comunale per l’approvazion a settembre dopo l’illustrazione in commissione. Ciò significa che l’Inter in corso per nuovi impianti sarà congelato, mentre per l’antenna di via Calatafimi "prosegue la trattativa con Iliad - conferma l’assessore all’ambiente Giovanna Cepparello - per l’eventuale sostamento, o per ridurne l’impatto". Questo regolamento nasce dalla ricognizione su tutti gli impianti che sono identificati come sorgenti elettromagnetiche presenti nel territorio comunale di Livorno effettuato dai tecnici del settore ambiente e verde dell’amministrazione comunale. A questo lavoro è seguita la stesura di una carta in cui sono stati individuati: elettrodotti, sorgenti a radiofrequenza (SRB. mcrocelle e radar, ponti radio, ripetitori radio). Le aree di interesse storico e culturale, le aree sensibili (ospedali, case di cura, rsa, scuole, caserme, impianti sportivi ed altro. Nella mappa ci sono anche edifici e strutture, parchi e aree a verde di proprietà comunale. La giunta comunale sottolinea nella delibera del 6 agosto che "il Regolamento supera l’attuale procedura per il rilascio dell’autorizzazione all’installazione e modifica degli impianti radio base che avviene oggi per silenzio-assenso. Tutto ciò implichera’ dare disposizioni agli uffici comunali di sospendere il rilascio delle concessioni e delle relative convenzioni". Tutto questo fino a quando non sarà predisposto il successivo Piano delle antenne. L’assessore Cepparello spiega: "Il Regolamento prevede la protezione delle zone sensibili sulle quelli le emissioni elettromagnetiche, già misyrate, non devono aumentare. Novità assoluta: nel caso in cui le antenne debbano essere messe vicino obiettivi sensibili, saranno richieste al gestore dell’impianto misurazioni in più e il Comune si riserverà di fare misurazioni autonome anche per il 5 G. Se dalle misurazione autonome emergono anomalie, il gestore le deve sanare, o se impossibile cambiare posto all’impianto". Conclude la Cepparello: "Quanto prevede il nostro Regolamento è un insieme di norme uniche nel loro genere che da una parte garantiscono che il servizio delle stazioni radio base ci sia e funzioni bene, ma allo stesso tempo mira a tutelare la salute pubblica". Monica Dolciotti