"Per la ripresa dell’attività turistica le premesse sembrano essere come quelle dello scorso anno. Dovremmo quindi andare incontro ad una stagione come quella del 2021 che, nonostante i mancati arrivi degli stranieri per la chiusura delle frontiere, è stata comunque molto soddisfacente grazie al notevole successo riscosso sul mercato italiano". Usa ovviamente il condizionale, ma non nasconde un cauto ottimismo, il presidente dell’Associazione Albergatori Elbani Massimo De Ferrari nel disegnare lo scenario dell’auspicata ripartenza all’isola d’Elba del settore traino della sua economia dopo la nuova ondata di contagi da Covid-19. "Penso che difficilmente – aggiunge De Ferrari – riusciremo a riprendere in primavera le attività congressuali ed il turismo dei gruppi provenienti soprattutto dall’estero. Oggi come oggi si prevede un accorciamento della stagione rispetto agli anni pre Covid. Solo se entro febbraio cambieranno le regole perchè il virus sparisce o viene ridotto a semplice influenza si potrà parlare di ripresa vera e propria. Fino a che rimarranno in vigore queste regole rigide per gli spostamenti con l’estero, la stagione turistica non potrà iniziare con la Pasqua o il ponte del 25 aprile o del 1 maggio e sarà quindi inevitabilmente più corta". Gli albergatori non nascondono la loro delusione per quanto riguarda gli aiuti. "Dal punto di vista dei supporti alle imprese turistiche – attacca De Ferrari – siamo a quota zero. E’ scaduta la cassa integrazione ed ancora non l’hanno rinnovata. Finanziamenti non ce ne sono. E’ uscito il superbonus, ma ha un contenuto nebuloso. Non si sa se ci sono soldi per tutti. E comunque non vengono coperte le spese per ampliamenti o ristrutturazioni, ma solo alcuni interventi molto limitati, ridotti al digitale ed ai risparmi energetici. Di conseguenza nella nostra categoria sotto il profilo delle provviste finanziarie c’è grande delusione". Grande cautela c’è anche nel mondo del ...
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