"Rischiamo di perdere anche Livorno"

Montemagni ha presentato il suo ultimo libro e la sinistra ha aperto un dibattito anche in vista del 2024

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Il 3 dicembre i ’compagni’ si riuniranno a Roma. Dopo la debacle elettorale andranno alla conta. L’obiettivo è trovare una nuova casa, fondare un nuovo partito, se i numeri ci saranno. Altrimenti - come dicono i rassegnati - sarà una bella gita nella capitale. La sfida è stata accettata anche da un pezzo di sinistra livornese, in testa coloro che militando in Articolo Uno hanno deciso di non fare la stampella al Pd.

Se ne è parlato al circolo Arci Norfini all’incontro organizzato dall’associazione Cambiamenti che ha invitato Marco Montemagni autore del libro ’per Sinistra Popolare’. Presenti Simone Bartoli assemblea nazionale di Articolo Uno, Simone Lenzi assessore alla cultura e Fabrizio Zannotti segretario Cgil. Un libro che traccia un percorso per la ricostruzione di una sinistra’popolare’ che parli di diritti, di lavoro, di giovani e donne. Tra le tante domande fatte agli ospiti, sono state ripetute le parole ’diritti e valori’, "binomio imprescindibile per costruire una società sana e democratica". Anche a Livorno dunque una parte della sinistra si interroga e non è un caso che questo avvenga proprio alla vigilia del congresso del Pd e ad un anno e mezzo dalle elezioni amministrative. "Si vota nel 2024 - dice Simone Bartoli - e dobbiamo aprire un ragionamento anche su questo. Devo dire che a sinistra facciamo di tutto per farci del male". E prosegue: "Fino ad oggi, ho sentito solo discussioni sul fatto che il candidato sindaco debba avere la tessera o meno del Partito Democratico. Mi sembra davvero poco e soprattutto credo che azzerare tutto e ripartire da capo sia un rischio. Il rischio di perdere anche Livorno". Barra dritta dunque di quell’ala di Articolo Uno che non andrà nel ’partitone’ sulla conferma di Luca Salvetti candidato sindaco del centrosinistra. "Ci sono assessori come Simone Lenzi da dieci e lode, altri hanno manifestato delle ombre. Ma a noi non interessa il dibattito su quale tessera abbia in tasca chi farà il sindaco". Dure critiche alla sinistra da parte dell’assessore Lenzi: "Il mondo del lavoro ha votato ’la Garbatella’ perchè è una credibile, ce l’ha fatta ed è molto più convincente di chi viene da ’l’école de Paris’ (evidente riferimento a Letta, ndr)".

m.b.