Riscopriamo l’aquedotto Leopoldino

Livorno, il presidente della Regione Giani annuncia l’intenzione di valorizzare le opere del Poccianti

"La Regione vuole valorizzare i luoghi della ‘Toscana Nascosta’ con il suo patrimonio storico, ambientale e artistico meno conosciuto. È un impegno che intende onorare fino in fondo. Per questo motivo sono venuto a Livorno e a Collesalvetti per un sopralluogo sia al Cisternone a Livorno, sia sul territorio colligiano nella zona collinare boschiva dove corre il tracciato dell’antico acquedotto Leopoldino". Lo ha sottolineato lo stesso presidente Eugenio Giani in visita su invito dell’associazione livornese Cambiament che, insieme a realtà come Salviamo il Salvabile e ad altri soggetti della società civile come la sezione di Livorno del Cai, si battono da tempo per la salvaguardia e la tutela di queste opere e dell’ambiente nel quale si trovano.

L’impegno della Regione per sostenere le attività ed i futuri progetti mirati alla tutela ed alla valorizzazione dell’acquedotto Leopoldino e del Cisternone di Livorno, è stato rinnovato mercoledì dal presidente Giani durante la visita alle opere ottocentesche realizzate dall’architetto Pasquale Poccianti, nate per garantire l’approvigionamento idrico della città di Livorno.

Ad accompagnare il presidente durante il sopralluogo svoltosi sia al Cisternone a Livorno, che sul territorio di Collesalvetti dove si trovano le opere progettate dal Poccianti ormai immerse nel bosco, c’era il consigliere regionale Francesco Gazzetti.

"Ho voluto rispettare questo impegno – ha proseguito il presidente Giani- e sono contento di averlo fatto, nonostante i tempi non facili che stiamo vivendo, perché ho potuto toccare con mano l’importanza di opere davvero notevoli, il cui pregio storico e architettonico merita senz’altro di essere valorizzato e fatto conoscere ad un più largo pubblico". Il presidente della Toscana, dopo essersi incontrato con il sindaco di Livorno Luca Salvetti e con il sindaco di Collesalvetti Adelio Antolini, i vertici della munipalizzata Asa (che ha in gestione lo storico acquedotto) e gli esponenti di associazioni del volontariato che negli anni si sono impegnate per la riscoperta e salvaguardia dell’antica opera, ha preso l’impegno a convocare un incontro in Regione chiamando allo stesso tavolo tutti i soggetti interessati, compresi la Provincia di Livorno e Soprintendenza ai beni storici.

"Servirà per gettare le basi - ha annunciato il presidente Eugenio Giani - per l’organizzazione di un convegno per fare il punto sulle condizioni dell’opera, sugli interventi necessari e sulle realtà da coinvolgere per attuarli. Potrà essere la base per un protocollo d’intesa al quale poter far partecipare anche la Regione Toscana".

Monica Dolciotti

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