Incontro tra il sindacato Usb e l’assessore al commercio e turismo del Comune Rocco Garufo in seguito alla campagna, portata avanti dal sindacato anche a Livorno, ’Cercasi schiavo’. Il riferimento è al reclutamento di personale stagionale nella somministrazione, nel turismo e per gli spettacoli "numerosi anche a Livorno – spiega il portavoce Usb Giovanni Ceraolo – grazie all’iniziativa dell’amministrazione comunale (per la quale ha profuso finanziamenti alla Fondazione Lem) , che però non deve prescindere dal rispetto delle regole e dei contratti di categoria che siamo certi saranno applicati tanto più per le iniziative di intrattenimento del calendario deciso dal Comune".
Il sindacato ha spiegato all’assessore Garufo di "ricevere in continuazione segnalazioni dai lavoratori di bar e ristoranti full time, regolarizzati solo parzialmente per cui alla fine della stagione quando avranno l’indennità di disoccupazione sarà sottodimensionata. Perciò abbiamo chiesto all’assessore che l’amministrazione, che ha investito tante risorse sul calendario di eventi a Livorno, si adoperi per fa rispettare le regole".
Di qui l’invito all’amministrazione a instaurare con Usb un confronto stabile e valutare l’opzione già adottata dal Comune di Napoli di interfacciarsi con l’Ispettorato del Lavoro. Qualora quest’ultimo rilevasse irregolarità documentate a carico delle imprese di somministrazione e ristorazione, per queste potrebbe decadere il diritto all’uso gratuito del suolo pubblico (prorogato per la pandemia, ndr)".
Peggio va per "gli addetti al facchinaggio che lavorano per gli spettacoli che gestisce Fondazione Lem come in occasione di ’Straborgo’. Se dovesse ripetersi per Effetto Venezia, siamo pronti a bloccare questa manifestazione".
L’assessore Garufo "è stato molto disponibile. – riferisce Ceraolo – seguiranno altri incontri".
Ceraolo conclude: "Avevamo chiesto che all’incontro partecipasse anche l’assessore alla cultura Simone Lenzi per interloquire anche con lui sulle criticità evidenziate dai lavoratori del settore, ma non è intervenuto e non ha nemmeno risposto alla nostra richiesta, forse perché ha deciso di non accettare il confronto?".
Monica Dolciotti