"Rsa, visite protette ma in presenza"

Forza Italia va all’attacco: "Le persone anziane hanno bisogno di godere dell’affetto dei loro cari"

Migration

Rsa, Forza Italia chiedela possibilità di svolgere visite dei familiari in presenza con mascherine ffp2. La forte presa di posizione arriva all’indomani della visita che Davide Anselmi, coordinatore comunale di Forza Italia, ha fatto al padre che si trova nella Rsa di San Rocco a Piombino. Anselmi ricorda che aveva prenotato la visita dieci giorni prima, e che è stato costretto a incontrare il padre "fuori della struttura, alla finestrella tipo carcere di massima sicurezza. Allo scoperto con il freddo e la pioggia battente".

"Ci chiediamo se sia dignitoso e accettabile che un familiare che si attiene al protocollo covid stabilito dalla Regione Toscana, ossia terza dose e mascherina Ffp2, debba essere costretto a stare fuori dalla struttura – incalza il coordinatore Davide Anselmi e la coordinatrice provinciale Chiara Tenerini - oltretutto le visite in questa modalità sono deprimenti anche per i degenti, che non possono pienamente godere dell’affetto dei loro cari". Visita che ricordiamo dura quindici minuti. "Le visite, come da protocollo, devono essere in presenza con mascherina ffp2, misurazione temperatura, distanziamento e gel.

Altrimenti ci prendiamo in giro e provochiamo solo ulteriore stress emotivo ai familiari – continuano - uno studio ben preciso, effettuato sulle Rsa del Trentino, parla di effetti deleteri dell’isolamento tra cui depressione, aumento aggressività, aumento utilizzo psicofarmaci. Sottolineiamo che i contagi nelle Rsa statisticamente non arrivano dai familiari, ma spesso dai dipendenti, che lavorando h24 nelle strutture possono incappare più frequentemente in comportamenti meno virtuosi e non di prudenza assoluta. Non condividiamo minimamente questo approccio punitivo e interverremo a tutti i livelli preposti per ristabilire equilibrio e rispetto".

La questione delle visite ai familiari nelle Rsa è un argomento molto dibattuto e Forza Italia in questi ultimi mesi si è sempre battuta per stabilire quanto più possibile un contatto continuo con gli ospiti delle strutture, spesso malati che sentono ancora di più il senso della lontananza, percepito purtroppo spesso come abbandono. Uno stato d’animo che non aiuta il decorso dei degenti quasi sempre anziani. La tecnologia per fortuna in questi lunghi e difficili mesi di covid, ha aiutato molto il contatto con l’esterno, come è accaduto negli ospedali.

m. p.

Hai già un abbonamento?
Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi senza limiti a tutti i contenuti di iltelegrafolivorno.it e dei siti collegati.Naviga senza pubblicità!

ABBONAMENTO SETTIMANALE

2,30 € 0,79 € a settimanaper le prime 24 settimane. Addebito ogni 28 giorni.
Nessun vincolo di durata. Disdici quando vuoi
mese
anno