Sviene e cade nel fosso, i due carabinieri-angeli gli salvano la vita

I due militari, fuori servizio, lo hanno recuperato dall'acqua e lo hanno adagiato su un fianco

I soccorsi sul posto (foto Simone Lanari)

I soccorsi sul posto (foto Simone Lanari)

Livorno, 26 settembre 2021 - Nella serata di sabato un uomo di 39 anni, per cause ancora da accertare, privo di sensi è caduto in acqua nel canale all’altezza di Scali delle Macine, rischiando di annegare.

A salvarlo però sono intervenuti due carabinieri del reggimento paracadutisti Tuscania liberi dal servizio: il brigadiere capo qualifica speciale Pietro Bray e l’appuntato scelto qualifica speciale Simone Urbinati.

Intorno alle 18.45 il brigadiere capo Bray, che abita proprio lì vicino, è stato avvertito dalla moglie di aver sentito un uomo cadere in acqua. Il militare si è subito precipitato a verificare, chiedendo una mano ai passanti per recuperare l'uomo. A raccogliere il grido di aiuto è stato un suo commilitone, l’appuntato scelto Urbinati, anche lui abitante in quella zona.

I due militari sono saliti su un’imbarcazione e, trovata una cima alla cui estremità era assicurato un galleggiante, formando una catena umana, hanno lanciato la corda. Al secondo tentativo i due carabinieri riuscivano a agganciare al piede del 39enne il galleggiante. Con tutta la loro forza Bray e Urbinati sonoriusciti a caricare a poppa l’uomo, già violaceo e ancora privo di sensi. E' stato posto su un fianco e l'acqua ha cominciato a uscire dalla bocca fino a che il 39enne non ha aperto gli occhi. Proprio in quel momento è arrivato il personale sanitario che ha proseguito l’attività di soccorso.