Salvato mentre tenta di impiccarsi

Piombino, la telefonata al 112 e l’immediato intervento della pattuglia dei carabinieri hanno evitato il dramma

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I carabinieri hanno salvato la vita ad un 45enne. L’uomo stava tentando di uccidersi. È stata la conoscenza capillare del territorio, una grande sinergia tra le pattuglie e l’operatore della Centrale operativa della Compagnia carabinieri di Piombino, a salvare in extremis, un piombinese di 45 anni, dal tentativo di suicidio. Mercoledì pomeriggio intorno alle 19.30 è arrivata una chiamata al numero unico di emergenza ‘Nue 112’. Un uomo ha detto all’operatore di essere a Piombino e di volersi suicidare. La chiamata al 112 era probabilmente un messaggio di aiuto, ma le sue intenzioni erano chiare. Al carabiniere ha infatti detto che dopo diversi momenti in cui aveva solamente pensato all’estremo gesto, era invece arrivato il momento di porlo in atto, di farla finita. Queste sono state le prime informazioni che si è trovato a gestire il carabiniere di turno in Centrale operativa.

L’esperienza e la professionalità acquisita negli anni, ha permesso al carabiniere di instaurare un colloquio con l’uomo, è così riuscito a farsi dire il nome e continuando a tenerlo al telefono è riuscito ad acquisire informazioni importanti anche su dove si trovasse. Ha cercato di tranquillizzarlo, di rassicurarlo. Mentre lo teneva occupato al telefono, sia per ritardare il più possibile il gesto, sia per acquisire quante più informazioni possibili, contemporaneamente l’operatore del 112 ha contattato i colleghi a bordo della pattuglia, era di turno la Radiomobile del Norm della Compagnia di Piombino. Ha così comunicato ciò che stava accadendo e tutte le informazioni che era riuscito ad avere. I due militari in servizio esterno che da molti anni operano nel territorio, sono riusciti tempestivamente ad eseguire i dovuti accertamenti anagrafici e a risalire alla persona ed al suo domicilio, dove si sono diretti per tentare di salvargli la vita. La casa era in una via del centro.

Hanno forzato la porta d’ingresso quando hanno capito che nessuno avrebbe risposto alle sollecitazioni di aprirla e hanno trovato l’uomo in salotto, appeso ad una corda. Subito si sono gettati verso di lui per salvarlo. Uno l’ha caricato sulle spalle, mentre l’altro ha provveduto a tagliare la corda che lo teneva stretto al collo. Il tempestivo e professionale intervento dei militari ha evitato che l’uomo portasse a termine il gesto estremo. Il 45enne è stato poi portato e ricoverato all’ospedale di Villamarina.

m. p.

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