Salvetti e Raspanti corrono alla Chiccaia

Al più presto si svolgerà un incontro con le famiglie di via Campo di Marte

Assoluto il degrado in cui versa lo stabile in via Paretti a Shangai (Novi)

Assoluto il degrado in cui versa lo stabile in via Paretti a Shangai (Novi)

Livorno, 20 agosto 2019 - Il sindaco Luca Salvetti con l’assessore al sociale e alla casa Andrea Raspanti, mercoledì 21 agosto saranno al blocco della Chiccaia a Shangai. Ci andranno per parlare con gli occupanti abusivi che si sono introdotti in molti alloggi rimasti vuoti in questo stabile fatiscente di edilzia popolare. Parleranno con loro per convincerli a sgomberare perché il termine ultimo per farlo sarà improgabilmente il 31 dicembre.

Questa iniziativa della nuova amministrazione targata Pd e alleati, viene annunciata mentre la ex vice sindaco 5 Stelle, Stella Sorgente, interviene per attaccare la nuova maggioranza sull’emergenza degli immobili occupati abusivamente dalle famiglie sfrattate. «Parleremo con gli occupanti senza titolo – precisano il sindaco e l’assessore – per spiegare che occorre svuotare l’immobile entro il 31 dicembre per poter quindi procedere alla demolizione e alla costruzione di 54 nuovi alloggi popolari. L’operazione che riguarda il blocco della Chiccaia è infatti un’opportunità che la città non può perdere».

Oggi dentro Chiccaia vivono 37 nuclei familiari in condizione di abusivi «che – dicono –, una volta fuori, potranno avere solo una sistemazione alternativa temporanea dal Comune. Abbiamo bisogno della massima collaborazione di tutti i soggetti, istituzionali e non, coinvolti nella gestione dell’emergenza abitativa». Ma sulla sorte di Chiccaia pende la spada di Damocle di un’altra situazione critica: la decisione di poche settimane fa del Tribunale che, in via cautelare, ha reso immediatamente esecutivo il rilascio della Torre della Cigna, dove sono rifugiate più di 50 famiglie. «Ribadiamo quanto abbiamo espresso al tavolo del Comitato per l’ordine pubblico prima di Ferragosto – insistono Salvetti e Raspanti – ovvero che l’amministrazione vuole risolvere anche questa situazione, ma non è in condizione oggi di far fronte a quella che si profilerebbe come nuova emergenza sociale, che rischia di far saltare l’operazione Chiccaia, più il recupero del blocco di alloggi popolari ai civici 16 e 18 di via Giordano Bruno a Fiorentina». Tra Chiccaia e via Giordano Bruno sono in ballo circa 9 milioni di euro, che devono essere spesi, altrimenti rischiano di sfumare. «Abbiamo coinvolto la Regione e nei prossimi giorni incontreremo la società San Teodoro, proprietaria della parte di Torre a rischio sgombero» fanno sapere Salvetti e Raspanti. Entrambi poi aprono le porte al sindacato Asia, sconfessando il segretario comunale del Pd Federico Mirabelli e i portavoce della coalizione di centro sinistra, che avevano escluso ogni confronto.

«I  sindacati a cui gli occupanti della Torre di Cigna hanno affidato la loro rappresentanza – dichiarano Salvetti e Raspanti – hanno dimostrato un approccio collaborativo per cui sono interlocutori necessari in questa difficilissima vicenda». Infine annunciano: «Nei prossimi giorni faremo un sopralluogo alla Torre per incontrare le persone che ci abitano».