Sambuca, mattoni e promesse

Regione e Comune di Collesalvetti hanno detto "sì" al progetto per il recupero dell’antico eremo

Don Cristian, Lepori, Cariddi Graziani, Antolini e Gazzetti

Don Cristian, Lepori, Cariddi Graziani, Antolini e Gazzetti

Livorno, 13 luglio 2020 -  Le promesse fatte in chiesa valgono il doppio. Così l’impegno che ieri mattina hanno preso il consigliere regionale del Pd Francesco Gazzetti e il sindaco di Collesalvetti Adelio Antolini è scolpito su quei piccoli mattoni che hanno mostrato a tutti al termine della messa per la festa di San Giovanni Gualberto patrono della Chiesa della Valle Benedetta. Impegno per la riqualificazione dello storico Eremo della Sambuca. Un ambiente magico che potrebbe diventare luogo di ritiro spirituale ma anche punto di riferimento per associazioni e cittadini, nel cuore di quelle colline livornesi che, con il percorso fatto dalla Regione Toscana, entreranno a far parte della Riserva Naturale.

Non è la prima volta che le istituzioni si impegnano alla sistemazione dell’eremo, molti anni fa già la Provincia – ente referente della struttura – finanziò un intervento di restauro. Ma come spesso succede in Italia, interventi spot rischiano di essere vanificati in mancanza di un progetto che ne dia continuità. Questa volta, però, il progetto c’è ed è messo nero su bianco. Quello del restauro porta la firma autorevole dell’architetto Giovanni Cariddi Graziani; quello sociale vede l’impegno del parroco della Valle Benedetta, che sovrintende la Sambuca, don Cristian Leonardelli e dell’associazione presieduta da Leonardo Lepori; e, da ieri, anche quello politico con la presenza della Regione Toscana e del Comune di Collesalvetti. La priorità: trovare i soldi. Ne serviranno molti, prima di tutto per sistemare la strada di accesso, le sponde del ponte sono crollate; poi per mettere in sicurezza il tetto che minaccia l’intera struttura. Ora et labora ...  

Michela Berti