Tassa di soggiorno per gli appartamenti delle vacanze

Svolta a San Vincenzo: "colpiti" i seimila alloggi censiti come "seconde case". Si pagherà al massimo per 16 giorni. La difficoltà nei controlli

La spiaggia di San Vincenzo

La spiaggia di San Vincenzo

San Vincenzo (Livorno) 25 novembre 2019 - Anche se la questione non è ancora stata discussa ed approvata in Consiglio comunale, la volontà dell’Amministrazione comunale è comunque chiara: nel 2020 l’imposta di soggiorno, nell'intero Comune di San Vincenzo, sarà estesa anche agli appartamenti privati utilizzati per vacanze. E' la volontà  emersa in seno alla seconda commissione consiliare con i consiglieri di maggioranza («San Vincenzo c’è…» lista civica e Pd-Psi Ndc) hanno annunciato l’estensione dell'imposta alle abitazioni. I contenuti regolamentari della normativa sono oggetto di valutazione da parte degli uffici competenti. Si ricorderà che già nel 2018 si parlava di questa opportunità ma, una visto che le condizioni normative non sono state cambiate, una chiara «scelta politica» (mancava un anno alle elezioni) fece slittare l’estensione dell’imposta alle case-vacanze.

Ad oggi l'imposta di soggiorno interessa solo le strutture ricettive (alberghi, residence, agriturismi, campeggi, ecc.). insomma, stando così le cose si tratta attualmente di redigere un apposito regolamento applicativo che vede interessare, non solo le agenzie, ma anche i singoli proprietari che si trasformano in veri «sostituti d’imposta» per conto dell’amministrazione comunale. Così, sono emerse, in commissione, due «bozze»: la prima è quella che vede applicabile l’imposta in relazione alle dimensioni dell’appartamento espressa in metri quadri non tenendo conto degli ospiti, mentre la seconda è, al contrario, quella di applicare l’imposta in relazione al numero delle persone ospitate e, in tutti i due casi, l’imposta sarà applicata solo per i primi 16 giorni di soggiorno. in ogni caso, in entrambi i casi, non sarà semplice rendere applicabile ed «equa» questa imposta soprattutto se paragonata alle strutture ricettive ma anche quando gravi sugli appartamenti direttamente affittati dai proprietari mentre, risulterà sicuramente più agevole l’attuazione per gli appartamenti gestiti dalle agenzie immobiliari.

Da parte dell’amministrazione dovrà essere organizzato non solo un apposito «ufficio» ma anche un capillare servizio di controllo esteso in tutta San Vincenzo visto che, complessivamente, -si dice - che sono circa seimila gli appartamenti, (seconde case) stimati ed utilizzati per vacanze dove, solo 700-800 sono in gestione alle agenzie. Insomma, una decisione destinata a far discutere non solo per l’applicazione ma anche per il «metodo» visto che San Vincenzo, per la sua conformità geografica, presenta diverse tipologie e collocazione degli immobili.