Non passa giorno che non emerga una storia più o meno drammatica che riguarda le esperienze di nostri concittadini costretti a ricoveri urgenti al pronto soccorso per problemi di salute che nulla hanno a che vedere con il Coronavirus. L’impatto con il pronto soccorso è traumatico per l’inadeguatezza della struttura (ore passate sulle lettighe soprattutto gli anziani, senza un goccio d’acqua, un tozzo di pane e alcun conforto), l’affollamento smisurato e la mancanza di posti letto per chi non può essere dimesso. Perciò ci siamo rivolti al sindaco Luca Salvetti per fare il punto della situazione. Sono emerse numerose criticità al pronto soccorso di Livorno nelle ultime settimane. "Il pronto soccorso, è vero, offre un’accoglienza che non è all’altezza di una città come Livorno. Ma questo non significa che il personale sanitario non sia all’altezza. Sarebbe ingiusto pensarlo. Il direttore generale della Usl e il direttore dell’ospedale sono coscienti che occorre fare molte cose nel vecchio presidio, in attesa che sia pronto il nuovo ospedale del quale spero di vedere aperti i cantieri entro la fine di questo mandato. Certo si poteva partire dieci anni fa...". Si tira in ballo l’emergenza coronavirus quando qualcosa non va in ospedale. "L’ospedale di Livorno, come tutti gli altri, è alle prese con l’emergenza covid. Sono aumentati i ricoveri nelle ultime settimane. A onor del vero però in 24 mesi di pandemia è andato in affanno solo durante la prima ondata epidemica e lo scorso dicembre. Sono stati presi provvedimenti che sono serviti a evitare il collasso della struttura ospedaliera che nelle due occasioni ha retto il colpo". Ma il pronto soccorso resta il tallone d’Achille dell’ospedale. "Il pronto soccorso è un reparto cruciale certo. Tutti noi abbiamo l’abitudine a ricorrere al pronto soccorso, ma avviene per carenza di presidi territoriali alla quale risponderemo nel ...
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