Sanità tra liste d’attesa e nuovo ospedale

Livorno: carenza dei medici, dibattito in commissione comunale con la direttrice generale dell’Azienda sanitaria Maria Letizia Casani

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Liste d’attesa da brividi, nuovo ospedale e restyling e riuso dei vecchi padiglione di viale Alfieri che diventeranno ’la cittadella della salute’. Di questo ha parlato ieri la direttrice generale dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani, in quinta commissione sanità del Comune di Livorno (c’era anche il sindaco Luca Salvetti).

Dalla relazione fatta dalla Casini in commissione, Livorno si guadagna la classificazione in "rosso" cioè negativa per i tempi di attesa "molto superiori ai 60 giorni per le visite di endocrinologia, oculistica, dermatologica, otorino, ortopedica, cardiologica e urologica". Questa ’Caporetto’ è il frutto della "mancanza di personale medico. – ha ammesso – Occorre assumere medici con i concorsi, ma certo i miracoli non sono possibili".

La Casani ha spezzato una lancia a favore dei "professionisti che lavorano nell’ospedale di Livorno. Sono una vera eccellenza. A Livorno nel 2021 sono stati eseguiti 8272 interventi, anche con l’aiuto dei privati convenzionati che sia chiaro si sono messi a disposizione del servizio sanitario pubblico, non viceversa". Nel 2022 "sono stati eseguiti 4217 interventi nei primi sette mesi". I fiori all’occhiello dell’ospedale di Livorno per la Casani sono:" Neurochirurgia, dermatologia, ortopedia e chirurgia vascolare". Sul fronte patologie prioritarie oncologiche sono classificate in verde (ottimo) le prestazioni per "i tumori al seno, colon retto e tiroide". Più difficile "la situazione per i tumori ai polmoni – ha detto la Casani – per i quali occorre uno sforzo in più". Quadro critico anche per i tumori all’utero "perché a ginecologia scarseggiano i medici".

C’è poi il capitolo del nuovo ospedale nel comparto ex Pirelli-Parco Pertini. "Il nuovo ospedale sarà pronto nel 2028. – ha annunciato la Casani – Abbiamo previsto nel frattempo di aumentarne i posti letto da 432 a 508. Costerà 190 milioni. Spesa a parte per arredi e attrezzature". Nel conto però "andrà ricalcolato il costo dei materiali per costruire il nuovo presidio a monoblocco – ha precisata la Casani – perché l’aumento del prezzo delle materie prime".

C’è l’altro capitolo: la ’cittadella dalla salute’ con il riuso di cinque padiglioni dell’attuale ospedale. "A questo scopo avremo fondi della Regione e del Pnrr. – ha precisato la direttrice generale – Serviranno per trasformare il quarto padiglione nel polo di chirurgia ambulatoriale specialistica. Al quinto padiglione troveranno posto 60 posti letto (contro i 40 previsti) per le cure intermedie. Il settimo padiglione divenyterà la centrale tecnologica. Nell’ottavo padiglione saranno attrezzati dodici posti letto di riabilitazione. Infine nel padiglione 24 servizi di raccordo con il territorio".

Monica Dolciotti