"Va curato in Cina": gara di solidarietà per un bimbo

Eduard ha cinque anni e non può muoversi né parlare. San Vincenzo (e dintorni) si mobilitano per aiutare la famiglia nel viaggio della speranza

Ciprian e Simina Chelaru assieme al piccolo Eduard

Ciprian e Simina Chelaru assieme al piccolo Eduard

San Vincenzo (Livorno) 11 novembre 2019 - Non solo San Vincenzo ma un intero comprensorio si è mobilitato per sostenere ed aiutare una giovane famiglia di San Vincenzo colpita nei suoi affetti più cari. Infatti Eduard, un bel bambino di cinque anni, figlio di Ciprian e Simina Chelaru (di origini rumene ma da molti anni residenti a San Vincenzo dove lavorano entrambi) e affetto da una malattia da più parti ritenuta «incurabile». Eduard, dopo la nascita avvenuta con parto cesareo all’ospedale di Cecina, è stato colpito da «paralisi cerebrale bilaterale infantile»; malattia che impedisce al bimbo di muovere gli arti, camminare, parlare mentre la vista è ridotta ai minimi termini.

I genitori hanno provato di tutto attraverso ospedali e cliniche e centri di riabilitazione motoria fisica, ma la diagnosi è stata: niente da fare.

I genitori non si sono dati per vinti e hanno deciso di affidarsi al trapianto di «cellule staminali» (Stem Cells o SCs), che hanno straordinaria capacità autorigenerativa e, seguendo specifici percorsi molecolari, possono dar vita a diversi tipi di cellule e tessuti. Alla famiglia dei bimbo è stata segnalata una clinica specializzata, unica al mondo, con sede a Beike, vicino a Shenzen in Cina, dove si pratica questa terapia (ciclo di iniezioni al midollo osseo con staminali) le quali sarebbero (il condizionale è d'obbligo) in grado di alleviare lo stato di salute del piccolo Eduard. 

A dicembre la famiglia Chelaru è attesa in Cina con il piccolo Eduard per un ciclo di iniezioni (cinque-sei). Una terapia costosissima per la quale occorrono non meno di quarantamila euro oltre, naturalmente, alle spese di viaggio e soggiorno (una ventino di giorni). A San Vincenzo tutti si sono mossi: associazioni, privati, imprenditori, la scuola. E sono spuntate lotterie, speciali concerti e spettacoli per questa causa ed anche il gruppo facebook «Sei Sanvincenzino se…» non è rimasto indietro. Neppure il comprensorio è rimasto insensibile: anche nella vicina Donoratico e a Venturina sono state organizzate collette e lotterie.

Per un bimbo toscano si tratterebbe del primo intervento di questo genere e la solidarietà si è sollevata anche per questa circostanza oltre che per la consapevolezza di un dramma che ha colpito una famiglia e commosso un intero comprensorio. in casi come questo il cuore dei sanvincenzini si mette a battere forte. Per la speranza di aiutare Eduard.

Piero Bientinesi