Schianto in Fi-Pi-Li, oggi l’ultimo saluto a Varriale Le esequie alle 15, poi la salma sarà cremata

Il dramma si è consumato nella notte tra venerdì e sabato, dopo una cena con gli amici

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Lacrime e dolore. Sgomento, incredulità, disperazione. Quella della moglie, dei genitori, del fratello, dei suoceri. Quella del grande mondo degli amici. Una tragedia che fatica a trovare spiegazione la morte di Jacopo Varriale, 35 anni, a cui oggi verrà dato l’ultimo saluto a Santa Maria a Monte. Il funerale è fissato per le 15 alla Chiesa di San Giovanni Evangelista. La salma già da ieri è esposta nell’abitazione di via del Bruno. Il dramma si è consumato nella notte tra venerdì e sabato, dopo una cena con gli amici del nuoto in un locale della zona del Cuoio. Varriale, secondo quanto ricostruito, è salito in macchina, si è diretto alla superstrada entrando a Montopoli ed ha viaggiato per 27 chilometri contromano lungo la "veloce" fino all’altezza dell’interporto: qui si è scontrato con un’altra macchina sulla quale viaggiavano quattro ventenni di Pontedera rimasti feriti nell’impatto. Non è stato possibile fermarlo. Una manciata di minuti al cardiopalma nei quali la polizia stradale – ricevute le segnalazioni dell’auto che stava seminando terrore – ha cercato di fare di tutto per raggiungerlo e fermarlo. Ma lui si è schiantato prima. Morendo sul colpo. E lasciando senza fiato quel pianeta di affetti – si era sposato da appena tre anni, lascia la moglie con un bambino di appena un anno – che faceva parte della sua vita. Un giovane sempre sorridente, e molto amato, nato e cresciuto a La Catena di San Miniato dove ancora vive la sua famiglia, e da qualche anno residente nella vicina Santa Maria a Monte. Un grande sportivo, Jacopo. Talentuoso.

Carlo Baroni