Sciopero dei lavoratori di Aamps, "no alla chiusura dell’inceneritore"

Manifestazione davanti al Comune. Compatto il fronte dei sindacati

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Domani i dipendenti di Aamps sciopereranno per l’intera giornata lavorativa: uno sciopero per difendere l’ambiente, la città e il lavoro. Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, insieme ai lavoratori Aamps sciopereranno per chiedere all’amministrazione comunale e all’azienda di non spengere il termovalorizzatore e di rispettare gli accordi sulla stabilizzazione dei precari. " I dipendenti di Aamps sciopereranno però anche a difesa dei livelli occupazionali e per la stabilizzazione dei precari: la dismissione dell’impianto produrrà infatti la perdita di 36 posti di lavoro. Gli addetti al termovalorizzatore verrebbero ricollocati nei servizi collegati alla tariffa puntuale, ma è bene sottolineare che l’entrata in funzione di tali servizi era stata prevista a prescindere dalla continuità impiantistica. Ciò significa che se il termovalorizzatore restasse operativo, si guadagnerebbero 36 posti di lavoro in più: un’opportunità importante per la città, e contemporaneamente è urgente dare risposta ai precari oggi presenti in azienda attraverso la stabilizzazione del posto di lavoro". L’annuncio dello sciopero avviene all’indomani dell’incontro regionale sul futuro dell’impianto livornese. "L’incontro – specifica una nota di Aamps – era stato richiesto da Aamps per avere un quadro preciso sia delle procedure sia dei passaggi necessari ad acquisire tutte le garanzie richieste in termini ambientali, occupazionali, di prospettiva impiantistica e, complessivamente, economico finanziarie. La riunione ha consentito di definire i passaggi e di avere più tempo a disposizione, in accordo con la Regione Toscana, per le scelte migliori da compiere sia in relazione agli eventuali investimenti per la messa a norma dell’impianti sia per la loro compatibilità economica sulla tariffa e in stretto collegamento con i piani impiantistici redatti da RetiAmbiente per tutto il territorio e in grado di sostituire il TVR del Picchianti. Entro il 30 novembre sarà presentata la documentazione richiesta dalla Regione Toscana e proseguirà il lavoro di studio sugli investimenti".