
Scuola
Livorno - "Impoverita e umiliata da decenni, la nostra scuola pubblica, così come la sanità e tutto il welfare, deve trasformarsi nel migliore investimento per il futuro dell’Italia". Per difendere la scuola, la maggiore organizzazione sociale del Paese, Cub Sur insieme a Cobas Sardegna, Unicobas, Usb ha indetto per giovedì 6 maggio uno sciopero nazionale con manifestazioni a Torino, Milano, Livorno, Modena, Roma, Cagliari e Catania. A Livorno l'appuntamento per le 9,30 in piazza Grande.
"La nostra scuola è stata abbandonata a se stessa o, peggio, è stata lasciata in balia di governanti incompetenti che hanno inanellato un flop dopo l’altro - dichiara Natale Alfonso coordinatore nazionale Cub sur - A tutt’oggi sono irrisolti i principali problemi relativi alla sicurezza: gli edifici non sono stati messi a norma, non vi è tracciamento del contagio. Il cosiddetto organico Covid è pagato a singhiozzo, non si sono stabilizzati i precari e i concorsi sono fermi, come è ferma la campagna vaccinale".
"Pretendiamo scuole sicure e attenzione per il personale e gli studenti - prosegue Natale Afonso - fine della precarietà, abolizione dei vincoli quinquennali e triennale, stipendi europei, una didattica aperta e rispettosa dei diritti e l’abolizione dei test invalsi e del PCTO". "Anche le nuove mosse del governo Draghi mettono a rischio la Scuola pubblica", denuncia Cub Sur.
"Ora ci vogliono illudere che il Recovery Plan risolverà ogni problema, ma non è così. Oltre la metà dei fondi apparentemente destinati al settore istruzione andranno in realtà a progetti e attività; di raccordo con le imprese che sono le vere destinatarie di quelle risorse". Dunque anche nelle scuola livornesi domani è previsto lo stato di agitazione.
Allo sciopero dà la sua adesione anche la Federazione anarchica livornese.