Livorno, scritta antisemita su un banco del mercato: sconcerto in città

La scoperta è avvenuta nella mattina di venerdì 9 settembre

La scritta sul banco

La scritta sul banco

Livorno, 9 settembre 2022 - Sconcerto e indignazione a Livorno per una scritta antisemita comparsa su un banco di via Buontalenti. Una scritta in bianco, "ebreo", con una stella di Davide impiccata. La scoperta è avvenuta nella mattina di venerdì 9 settembre. Sdegno tra le forze politiche e nella società civile. Non è la prima volta che a Livorno compaiono scritte del genere. Un altro episodio era avvenuto nel maggio 2019.

Adesso si indaga per cercare di capire chi abbia fatto la scritta. “La Cgil provincia di Livorno - dice il segretario Fabrizio Zannotti - esprime rabbia e sdegno per la sconcertante scritta scoperta oggi sulla saracinesca di uno dei banchi del mercato. Episodi del genere non devono essere affatto sottovalutati. L’auspicio è che le autorità competenti facciano chiarezza il prima possibile".

"Nausea e disgusto - dice il consigliere regionale Francesco Gazzetti -. È questo che suscita la rivoltante scritta scoperta oggi sulla saracinesca di uno dei banchi del mercato a Livorno. È qualcosa di inaccettabile e gravissimo e che offende i valori e la storia di un'intera città. Ecco perché voglio manifestare alla comunità ebraica livornese tutta la mia vicinanza e solidarietà.

 

"Condanna del nuovo gravissimo episodio di antisemitismo avvenuto a Livorno. Imbrattare un banco del mercato con la stella di David impiccata fa definitivamente capire per chi ancora non lo avesse capito che antisemitismo e anti Israele sono la stessa faccia della medaglia. Una medaglia che deve essere condannata senza se e senza ma per essere estirpata dalla società. Estirpare il male è l'unico modo per costruire una società più giusta". Così il console onorario di Israele per la Toscana, Emilia Romagna e Lombardia Marco Carrai. "Speriamo che non si debba ripetere l'irripetibile - aggiunge  - perché finalmente riparta un moto sociale contro tutto questo. Infatti non è più il tempo delle condanne generali ma di un moto sociale che combatta tutto questo. Troppi fatti e atti antisemiti sono accaduti ultimamente In Toscana. La memoria non deve dimenticare perché la storia non si ripeta. Il mio pensiero va all'antica comunità ebraica di Livorno che ebbe in quella città un luogo libero e oggi si ritrova aggredita".